Ed è terminato anche il G37. Non è un errore quello che leggete, nessun carattere di troppo nella sigla: infatti, dopo l'incontro tenutosi tra i sette leader del pianeta, si è concluso nei giorni scorsi anche un altro importante evento, il Summit Mondiale tra i trentasette grandi della Poesia. Migliaia erano gli studenti presenti alla manifestazione che si è svolta nel Bosco delle Betulle sull’Etna, nel territorio del Comune di Piedimonte etneo della città metropolitana di Catania.

“Il valore del sapere ha riscontro universale ed è indissolubile, è educazione permanente, nutrimento essenziale per combattere il vuoto che disorienta, distrae, incatena alla passività e alla dipendenza. La vera missione della Politica della Bellezza è quella di far comprendere alle nuove generazioni che l’unico mezzo per vivere in libertà e democrazia è la Conoscenza”. Inizia così il manifesto etico del Presidente della Fondazione Fiumara d'Arte, Antonio Presti, che ha racchiuso i valori dell’iniziativa in un documento condiviso da personalità del panorama culturale nazionale e internazionale, tra i quali gli intellettuali italiani Umberto Broccoli, Pietrangelo Buttafuoco, Giuseppe Conte, Gianni D’Elia, Dacia Maraini, Arrigo Petacco, Gaetano Savatteri e Vittorio Sgarbi.

“Il G37 si è svolto nel magnifico Bosco delle Betulle sull’Etna, un luogo bianco come le cortecce, nero come la lava, verde come le foglie – continua Presti – un luogo che è diventato epicentro della cosa più potente che esista, della vera arma di istruzione di massa che qui, in Sicilia, possediamo da sempre: la Bellezza. Anche le chiese dei Comuni siciliani di Savoca, Castiglione di Sicilia e Linguaglossa, dove le installazioni di luce hanno riscaldato i cuori di migliaia di cittadini che hanno trovato conforto nelle parole dei Poeti, hanno aperto le loro porte per dimostrare l’importanza di divulgare i valori dell’impegno civile e culturale affidando alla Scuola un ruolo attivo e centrale nell’ambito sociale, con esperienze educative di cittadinanza attiva e solidale attraverso la rete. Un asse di contemporaneità, quella che miro a creare per il futuro – conclude Presti – che iniziando da Tusa-Fiumara d’Arte, dove la costruzione del mio manifesto etico e civile ha preso vita, approda a Librino, passando per l’Etna e giungendo fino alle Rocce di Taormina, per attivare una dinamica di pensiero che si nutre di Bellezza universale, oltre ogni logica di potere economico e finanziario. E se il Summit dei Grandi G7 ha prodotto pochi e incerti risultati il Summit G37 dei Poeti è stato fecondissimo: chi semina poesia raccoglie sempre umanità, gioia, conoscenza. Bisogna ricordarlo a quei Grandi. Forse loro, ancora non lo sanno”.