Quattro pareggi consecutivi ed un'eliminazione dalla Coppa Italia che "brucia". Il Messina vuole ripartire con il Fondi, un match delicato per il valore dell'avversario, ma soprattutto per la classifica.

 

Ad "infiammare" la vigilia ci pensa il tecnico Lucarelli, che senza fare giri di parole non ha gradito le critiche per la sconfitta rimediata a Taranto: “Non mi unisco al coro di negatività. Cerco di mettere in campo sempre la migliore formazione e non ho sottovalutato l’impegno di Taranto, anzi volevo passare il turno con tutte le mie forze. Mercoledì abbiamo tirato 21 volte in porta, una volta ogni 4 minuti, dovremo migliorare in cattiveria. Ora dovremo affrontare tanti problemi fisici, lo vedrete dalla formazione che schiererò con il Fondi.

 

Sarà una formazione rimaneggiata - prosegue Lucarelli - ho dei giocatori che non hanno svolto bene la preparazione e fanno fatica a sostenere tre partite la settimana. Non è facile lavorare nelle condizioni fisiche in cui siamo e nei campi in cui ci alleniamo, ma anche se sono arrivato da poco io ci tengo al Messina”.

 

Uno sfogo in piena regola, forse dovuto alla personalità dell'ex bomber livornese: “E’ una casa che rischia di venire giù da un momento all’altro, mentre io porto un mattoncino, qualcun altro lo leva. Ognuno dovrebbe portare un contributo al Messina, invece non c’è quel senso di appartenenza che vedevo ai miei tempi da avversario. Così si fa fatica, è difficile avere un po’ di entusiasmo tra mille problemi. Non è il massimo della vita allenarsi in quelle situazioni al Celeste, dove c’è un fondo e non si può parlare di prato, stiamo valutando l'ipotesi di allenarci altrove".

 

Domani arriva il Fondi, in serie positiva da sei giornate, nelle quali ha messo in difficoltà Lecce, Matera e Casertana: "Il Fondi è un avversario da prendere con le molle - ribadisce il tecnico toscano -. Non ha l’etichetta di big, ma lotterà per le prime posizioni. Ha Tiscione, Albadoro ed elementi di livello in ogni zona del campo. Lo definisco il Sassuolo della Serie C. Ci vorrà un’impresa titanica”