Non basta il cuore, il Messina si sveglia solo con l’uomo in meno: adesso è pareggite. Al “Franco Scoglio” i peloritani non vanno oltre l’1-1 contro la terribile matricola Fondi. Dopo un primo tempo da sbadigli, nella ripresa è stata autentica girandola di emozioni. L’espulsione di Rea per fallo da ultimo uomo in area di rigore ha costretto Lucarelli a ridisegnare la squadra. L’errore dal dischetto di Tiscione e il palo di Bombagi graziano i giallorossi che in dieci giocano meglio, sfiorano il vantaggio con Pozzebon e De Vito, quindi passano in avanti al 28’ con Capua, inserito al posto di Ricozzi dal tecnico toscano. Quasi immediato è stato il pari firmato da Albadoro, favorito da uno svarione di Maccarrone. Malgrado l’espulsione nel finale di De Martino il Messina incappa nel quinto pareggio consecutivo in campionato.

Dopo il KO con il Taranto di Coppa, la dea vittoria continua il suo esilio dal Franco Scoglio.

La cronaca del match

La prima emozione al “Franco Scoglio” la regala un attaccante con un passato in riva allo Stretto, l’ex Città Filippo Tiscione, che manda a lato di pochissimo un calcio di punizione, da lui stesso procurato, sgusciando centralmente alla retroguardia biancoscudata. La risposta dei padroni di casa arriva al 13’ con Jacopo Ferri, che lanciato in contropiede da Ricozzi, prima salta un uomo accentrandosi dalla sinistra, quindi calcia con il destro un pallone che avrebbe meritato certamente maggior fortuna. Le due squadre si affrontano timidamente e sul consueto manto erboso dalle condizioni tragiche fioccano gli errori in fase di impostazione di Bruno e Ricozzi, quest’ultimo chiamato a sostituire l’infortunato Musacci.

Tiscione impensierisce dalla distanza Berardi ma la vera occasione della prima mezz’ora è giallorossa: su corner di Ferri, Pozzebon anticipa tutti tagliando sul primo palo, ma sul suo colpo di testa ci mette una pezza in tuffo Baiocco; sulla respinta Milinkovic calcia alto un pallone facile facile. Il franco-serbo manca sempre di precisione nell’ultimo passaggio. Tra gli sbadigli che dominano gli spalti, le squadre vanno al riposo sul risultato di 0-0. Pronti via, il Messina divora il vantaggio. La seconda frazione si apre con una splendida azione corale allestita dai giallorossi con Ferri che apre sulla destra per Milinkovic: il talento scuola Genoa serve questa volta un pallone al bacio per Pozzebon, che smarcatissimo, nell’area piccola, spedisce incredibilmente fuori a Baiocco battuto. Dal 1-0 sprecato al possibile sorpasso laziale: il 4’ spacca in due il match, Calderini viene atterrato in area da Rea.

L’arbitro Miele mostra il cartellino rosso all’ex Sassuolo e assegna il calcio di rigore a favore del Fondi. Ad un passo dal baratro gli uomini di Lucarelli, adesso in dieci, vengono graziati: dal dischetto Tiscione si fa ipnotizzare da Berardi e calcia fuori. Le squadre dopo il trauma si rimodellano sul campo: il tecnico peloritano corre ai ripari inserendo Maccarrone al posto di Ferri; doppio cambio adoperato da Pochesci: in campo Albadoro e D’Agostino, fuori Varone e Iadaresta. Il Messina conferma la teoria storica di Liedholm e malgrado il deficit numerico paradossalmente va vicino al vantaggio prima con Pozzebon che di testa sugli sviluppi i una punizione di Ricozzi, costringe Baiocco al miracolo.

Quindi De Vito, con un diagonale insidiosissimo, esalta ancora l’estremo difensore ex Reggina. Al 22’ Fondi di nuovo in avanti: Bombagi si rende protagonista di una pregevole conclusione a giro da lontano che si stampa sul palo, Berardi ringrazia ancora la dea bendata. La mossa dello stratega: Lucarelli richiama in panchina Ricozzi, appena ammonito, e lancia nella mischia Capua, l’uomo di Marra. È proprio l’ex Aversa al 34’ a concretizzare con un preciso rasoterra, l’assist dal fondo di Foresta. Messina a sorpresa in avanti. 1-0 che dura una manciata di minuti, al 34’ uno svarione difensivo riporta in equilibrio il match: Sul traversone dalla destra Maccarone liscia il pallone favorendo l’inserimento di Calderini. Sul suo sinistro Berardi compie un miracolo ma sulla respinta del portiere cresciuto nella Lazio si avventa come un rapace Albadoro, che timbra il cartellino. A

l 38’ si ristabilisce anche la parità numerica: De Martino interviene fallosamente a centrocampo su Foresta. Miele lo punisce con il rosso, invitandolo a raggiungere anzitempo gli spogliatoi. Le due squadre, stremate, nel finale si limitano a difendere il punticino alzando le barricate. Finisce 1-1 una gara dal doppio volto, noiosa nella prima frazione avvincente e ricca di colpi di scena nella ripresa. Il Messina dopo la grande paura, con rammarico, rinvia ancora l'appuntamento con i tre punti.

MESSINA-FONDI 1-1

MARCATORI: 28’ Capua, 34’Albadoro

MESSINA (3-4-3): Berardi; Palumbo, Rea, Bruno; Grifoni (Saitta), Ricozzi (Capua) , Foresta, De Vito; Milinkovic, Pozzebon, Ferri (Maccarrone). A disp.: Russo, Ionut,, Marseglia, Mileto, Rafati, Bramati, Akrapovic, Gaetano, Madonia. All. Lucarelli.

FONDI (4-3-3): Baiocco; Galasso, Fissore, Squillace; Bombagi, Signorini, De Martino, Varone (D’Agostino); Iadaresta (Albadoro), Tiscione, Calderini(D’Angelo). A disp.: Coletta, Di Sabatino, Bertolo, Pompei, Guadalupi, Addessi, Capuano. All. Pochesci .

ARBITRO: Davide Miele della sezione di Torino.

NOTE: Corner: 3 a 2 per il Messina. Recupero: 0 e 4 minuti. Ammoniti: Tiscione, Foresta, De Martino, Palumbo, Ricozzo, D’agostino, Saitta. Espulsi: Rea e De Martino.