Cronaca
Disgrazia sulla nave: morti 3 marittimi
E' accaduto sulla nave Sandolino della Siremar. Deceduti per le esalazioni all'interno della cisterna. Quattro feriti: uno gravissimo
- 30/11/2016redazione
Disgrazia sul lavoro al molo Norimberga. Al momento sono tre le vittime della disgrazia: si tratta di Gaetano D'Ambra, secondo ufficiale di coperta di Lipari; Christian Micalizzi, primo ufficiale di Messina, Santo Parisi, operaio di Terrasini.
Quattro feriti
Quattro i feriti di cui uno gravissimo ricoverati al "Piemonte". Dai primi accertamenti sembra che siano morti asfissiati dal gas che si è sprigionato all'interno della cisterna del traghetto mentre stavano lavorando a una saldatura. La Procura di Messina ha aperto un'inchiesta per accertare cosa sia accaduto.
Sindacati e ministro critici
I sindacati sollecitano l'intervento del ministero di Trasporti sulla sicurezza, mentre per il ministro del Lavoro, Giuliano Poletti, la "tragedia rappresenta un monito, per tutti, sulla necessita' di intensificare ancora di piu' l'impegno per la prevenzione degli infortuni e i controlli del rispetto delle norme di sicurezza, specialmente nelle attivita' piu' rischiose". "Il lavoro - ammonisce il ministro - deve sostenere la vita delle persone, non distruggerla". Il fascicolo aperto dal procuratore aggiunto, Giovannella Scaminaci che coordina l'inchiesta, al momento contro ignoti ipotizza il reato di omicidio colposo e lesioni.
Nota degli armatori
In una nota l'armatore Caronte & Tourist esprime "grande dolore" e "vicinanza alle famiglie delle persone coinvolte nell'incidente. Presteremo la massima collaborazione affinche' si chiarisca la dinamica dei fatti, al momento al vaglio degli inquirenti", sottolinea la compagnia di navigazione. Che intanto ha attivato una commissione interna d'inchiesta "in modo da fare luce sull'accaduto nel piu' breve tempo possibile".
Reazioni dei sindacati
Filt-Cgil, Fit-Cisl e UilTrasporti sollecitano "un'inchiesta immediata da parte degli enti di controllo del ministero dei Trasporti, ma intanto rileviamo che altre vite umane si aggiungono alla tragica e fitta schiera delle morti bianche, indegna di un Paese civile".