Assolti per non avere commesso il fatto. Con questa formula, il giudice del Tribunale di Patti, Francesco Torre, ha scagionato dall’accusa di detenzione di armi i fratelli Mario e Massimo Calabro, di 46 e 40 anni, residenti a Librizzi. I due erano finiti nei guai perché – secondo l’accusa – sono stati trovati in possesso dai carabinieri di una pistola calibro 9 con matricola abrasa. Fatto verificatosi nel Comune di Librizzi.

I fratelli Calabrò, assistiti dall’avvocato Daniele Levanti, sono stati giudicati col rito abbreviato ed assolti con formula piena “per non avere commesso il fatto”.