Ha salvato quattro persone, prima di stramazzare al suolo, vinto dalla stanchezza, ma soprattutto impossibilitato a proseguire per essere rimasto senza ossigeno. Il nostromo Nino Lombardo, eroe della nave "Sansovino", è ormai fuori pericolo, lo vedete seduto avvolto da una coperta ed attorniato dai cronisti all'ospedale "Piemonte" mentre cerca di raccontare le concitate fasi della tragedia, che purtroppo ha visto morire tre colleghi, un altro lotta tra la vita e la morte nel reparto di Rianimazione.

Lombardo, occhi lucidi ed ancora sotto choc per la tragedia, parla sottovoce, ma il suo racconto fa venire i brividi. Non ha esitato a gettarsi nella cisterna per salvare i suoi compagni di sventura e non si dà pace per la morte dei suoi colleghi. Non si rassegna, avrebbe voluto fare di più, ha messo a repentaglio la sua vita, ma la mancanza di ossigeno e di forze lo hanno fermato. Per questo non si dà pace, si guarda attorno un po' impaurito, negli occhi e nella mente gli ultimi istanti del funesto pomeriggio sulla "Sansovino".

Un normale turno di lavoro trasformato in una tragedia immane, sarà la magistratura a chiarire le cause dell'ennesimo dramma sul lavoro, inpiegabile, tragico e per certi versi assurdo.