"La Corte costituzionale nella udienza del 24 gennaio 2017, in aggiunta alle altre cause gia' fissate, tratterà alcune questioni di legittimita' costituzionale concernenti la legge 6 maggio 2015, n. 52 inerente la elezione della Camera dei deputati (Italicum)". In una nota, la Consulta spiega che "le questioni sono state sollevate dai Tribunali di Messina, Torino e Perugia nel corso di procedimenti sommari di cognizione attivati da cittadini italiani iscritti nelle liste elettorali nei confronti della Presidenza del Consiglio dei ministri e del Ministero dell'interno, i quali ritenendo che la legge elettorale n. 52 del 2015 fosse lesiva del proprio diritto di elettorato, chiedevano che fosse accertata la violazione del loro diritto di voto, previa rimessione degli atti alla Corte costituzionale".

I giudici aditi, prosegue la nota, "ritenendo rilevanti le questioni, in considerazione del fatto che le azioni erano volte all'accertamento del diritto soggettivo di esercitare l'elettorato attivo in modo conforme alla Costituzione, hanno sottoposto a scrutinio di costituzionalita' numerose disposizioni riguardanti la elezione della Camera dei deputati". La Consulta aggiunge inoltre che "in data 5 dicembre è stata depositata presso la cancelleria della Corte costituzionale un'ordinanza del Tribunale di Trieste che prospetta questioni sulla legge elettorale del cosiddetto Italicum concernenti, in particolare, il premio di maggioranza e l'opzione del candidato capolista eletto in piu' collegi plurinominali".