Spenta la prima candelina. Può gioire la “Casa della Misericordia” di Camaro Superiore, centro d'accoglienza aperto a dicembre dello scorso anno. La casa-familglia inaugurata da Terra di Gesù in collaborazione con la parrocchia Santa Maria dell'Incoronata, ha accolto 36 persone negli ultimi dodici mesi di attività, garantendo loro tre pasti al giorno, ospitalità, sostegno e un letto su cui dormire.

In occasione di una conferenza stampa che si è tenuta nella Sala Ovale del Comune di Messina, sono stati presentati dalla direttrice della struttura, Mariella Costantino, alcuni dati che riguardano gli ospiti. Il 55% maschi e il 45% donne, provenienti per il 50% dall'Africa, per il 30% dall'Italia, per il 13,8% dall'Est dell'Europa, per il 5,7% dall'Asia. L'età media è di 35,2 anni, quattro i minori non accompagnati accolti, altrettanti i nuclei familiari arrivati in blocco. L'utenza media giornaliera della casa è stata di 9,2 presenze con variazioni da 7 a 14. “Due i ricongiungimenti familiari riusciti, di cui uno in sede – ha evidenziato la Costantino -, la permanenza media degli ospiti in casa è stata di 4,5 mesi. Le persone disagiate provengono dalle più disperate realtà: migrazione, condizione di senza dimora, categorie vulnerabili”.

Per il mantenimento della Casa sono state impiegate risorse economiche per un valore stimato di 35 mila euro, provenienti da raccolte fondi, eventi organizzati da Terra di Gesù, collette alimentari in supemercati, erogazioni volontarie. “Quando questa avventura è partita dal mio incontro con il dottor Francesco Certo, i più rimasero scettisci, molti altri avevano profetizzato che entro qualche mese avremmo chiuso – ha ricordato il parroco di Camaro Superiore, mons. Antonino Cento -. Ed invece eccoci qua, a celebrare questo risultato importante. Per i locali che oggi sono assegnati alla Casa erano giunte altre proposte, ma sono contento che alla fine il progetto sia divenuto realtà e mira ad espandersi ancora di più”. Il prossimo obiettivo, infatti, è l'ampliamento degli spazi vivibili con l'aumento dei posti letto disponibili, un piano al quale si sta già lavorando da diversi mesi e potrebbe presto realizzarsi. Fondamentale è il contributo totalmente gratuito dei volontari, 52 in tutto tra soci di Terra di Gesù, parrocchiani ed esterni, coinvolti nelle turnazioni diurne di 4 ore che hanno permesso la copertura totale dell'assistenza.