Un anno fa esultava perché la magistratura aveva aperto un’inchiesta sulla presunta “Gettonopoli” messinese, oggi figura nell’elenco dei consiglieri comunali indagati. Lucy Fenech a Repubblica.it, all’indomani dell’emissione delle misure cautelari, affermava che finalmente la magistratura aveva dato una bella “botta” (parole sue), ad un sistema consolidato e che ci sarebbe stata la svolta.

Denunzie della Fenech

La vicenda è legata alle sue denunzie, scaturite dalla bocciatura della proposta di delibera che avrebbe dovuto modificare il regolamento sull’effettiva partecipazione alle sedute delle Commissioni consiliari. “E’ la città che ce lo chiede, ha votato Accorinti e quindi il cambiamento”, diceva la Fenech. A distanza di un anno non solo lei si trova sotto indagine per la “Gettonopoli” – anche lei finita sotto la lente d’ingrandimento della magistratura, come la collega Ivana Risitano -, ma anche il sindaco Renato Accorinti (reati ambientali).

Schizzi di fango sugli Accorintiani

La specchiata immagine degli accorintiani è stata offuscata da qualche schizzetto di fango del quale oggi gli amici del sindaco fanno finta di nulla. Come se non fosse successo niente. E dire che all’indomani della notizia degli indagati della prima trance, i social ridondavano di insulti nei confronti dei consiglieri indagati. Oggi che nella stessa indagine finiscono i 4 consiglieri eletti (ovvero Fenech, Risitano, Sturniolo e Lo Presti), c’è un silenzio di tomba.

Silezio assordante

E il silenzio si fa ancor più assordante se si pensa che il sindaco ha perso la sua “verginità giudiziaria” avendo ricevuto il suo primo avviso di garanzia per reati di natura ambientale. Ma siamo certi della sua innocenza e della sua onestà. Lo stesso dicasi per tutti i consiglieri comunali di Cambiamo Messina dal Basso. Il problema è solo etico. E se vogliamo ci vorrebbe un po’ di coerenza da parte dei rivoluzionari che hanno trascorso tre anni a vomitare veleni contro quelli che c’erano prima, definiti delinquenti. A febbraio, comunque, il gip potrebbe anche prosciogliere i consiglieri finiti nel calderone della "Gettonopoli 2".