Cronaca
Cta accreditata, confermata indiscrezione
L'azienda sanitaria ha sede legale a Trapani. L'ok da parte dell'assessorato alla Salute retto dal trapanese Gucciardi
- 30/12/2016redazione
La pubblicazione del decreto di accreditamento sulla Gazzetta Ufficiale regionale certifica la nostra indiscrezione della scorsa estate. Il Comune di Messina avrà una Cta (Comunità terapeutica assistita, sita in via XXIV Maggio n. 155. La struttura sanitaria sarà gestita dalla Piassistenza Srl, società avente sede legale nel Comune di Trapani, in via G. Errante n. 11.
Decreto dell'11 novembre 2016
La Cta è stata quindi accreditata con decreto dell’11 novembre 2016 del dirigente del servizio del Dipartimento regionale per le attività sanitarie e osservatorio epidemiologico dell’Assesorato alla Salute pubblica, retto dal trapanese Baldo Gucciardi. Il fatto che la struttura sia stata accredita, giova specificarlo, non vuol dire che sia stata convenzionata, considerato che il passaggio richiede una serie di verifiche da parte dell’assessorato a partire dall’effettivo bisogno nel Comune di Messina. Sull’argomento, come si ricorderà, la scorsa estate c’era stata una levata di scudi da parte della Uil-Fpl. La Cta è una residenza assistita per pazienti con disturbi psichici.
La Uil-Fpl scrisse a Gucciardi
Il sindacato aveva anche scritto all’assessore Baldo Gucciardi evidenziando come alle porte del Comune di Messina, esattamente a Saponara, vi fosse una Cta dotata di venti posti letto. La posizione contraria da parte del sindacato è legata al fatto che a Messina, secondo legge, vi fosse solo l’esigenza di coprire nove posti letto, considerato che la proporzione va fatta sulla base del numero della popolazione residente. Pertanto, venti posti letto eventualmente da convenzionare sarebbero stati eccessivi, rispetto a quanto previsto dalla legge.
Nessuna lista d'attesa a Messina
A ciò si aggiunga – dice la Uil-Fpl – che non vi è alcuna lista d’attesa. Intanto, la struttura è stata accreditata e se il managment lo ritiene può entrare in funzione ma non facendo affidamento sul “budget” pubblico di 1,4 mln di euro che la Regione attraverso l’Asp potrebbe – il condizionale è d’obbligo – dirottare sulla nuova Cta.