Avrà accusato un calo di zuccheri in piena estate se è vero che il sindaco ha portato a rimborso uno scontrino per l’acquisto di un Kinder Maxi e un trancio di torta “pistacchioso”.

Dopo il caffè e le caramelle ecco spuntare un altro scontrino della vergogna per il primo cittadino di Messina. A scovarlo, non senza difficoltà, il capogruppo di Forza Italia, Pippo Trischitta, il quale non ha smesso di stare alle calcagna di Renato Accorinti. Sebbene la legge imponga la pubblicazione sul sito internet istituzionale dei rimborsi ricevuti dal sindaco, Palazzo Zanca omette di rendere pubblici i documenti e così Trischitta ha dovuto attendere qualche mese prima di acquisire nuove documentazioni.

L’opera investigativa del consigliere pare abbia portato a scoperte a dir poco clamorose che saranno rese pubbliche la prossima settimana. Ma andiamo alla missione palermitana dello scorso luglio. Sulla via del ritorno, Renato Accorinti si ferma all’Autogrill di Acquedolci, dove si nutre con una barretta di cioccolato e una fetta di torta. L’importo complessivo è risibile, ammonta a 4,90, ma è proprio questo che rende ancora più grottesca la vicenda del primo cittadino di Messina. Chiunque altro non avrebbe chiesto il rimborso di un cioccolatino.

Il sindaco della rivoluzione che rinuncia al pasto completo avrebbe fatto sicuramente una gran bella figura se avesse omesso, cambiando davvero registro, di presentare richiesta di rimborsi giacché per importi minimi.