Opinioni
Un Paese senza luce. Di Pericle
La voglia di rivincita e la bramosia di riconquistare il potere perso, impedisce di vedere che sul grande schermo del Paese stanno scorrendo i titoli di coda
- 08/01/2017redazione
"Il potere logora chi non ce l'ha" è fra gli aforismi di Andreotti il più conosciuto. Il Divo Giulio non pensava a Renzi quando pronunciò questa frase, ma il Caudillo toscano rappresenta la realizzazione più verace della filosofia andreottiana. La rapida e imperiosa ascesa sostenuta da primarie senza regole e dal disegno di onnipotenza di Napolitano, hanno conferito per mille giorni ad un cinico e abile venditore di bugie il governo del Paese. Il 4 Dicembre i cittadini stanchi e delusi lo hanno indotto a tornare a Pontassieve. Aveva promesso più volte con enfasi che si sarebbe ritirato dalla politica: non l'ha fatto! Vuole tornare perchè "il potere logora chi non ce l'ha".
A giorni alterni impone ai suoi ussari di esternare. Assistiamo pertanto alle dichiarazioni di Zanda e Orfini che con tracotanza chiedono il voto indicando la data. C'è da chiedersi se questi due personaggi sono stati mai eletti dal popolo oppure se sono stati nominati dal segretario del partito di appartenenza (Bersani e D'Alema dovrebbero espiare anche per queste nomine). In maniera più chiara: che consenso elettorale hanno i Sigg.ri Zanda e Orfini? La risposta è senza appello: nessuno. Non sarebbe allora più opportuno se questi "politici" pensassero al Paese invece di affannarsi a mantenere stipendio e privilegi non più onorevoli. Riflettessero almeno su dati catastrofici sotto gli occhi di tutti: demografia e mancanza di lavoro.
Questi personaggi, invece, preferiscono ripiegarsi sulla mediocre gestione del loro orticello. Sanno questi novelli Kennedy che per ogni 100 giovani ci sono in Italia 161 anziani? Sanno questi nuovi apostoli del renzismo che negli ultimi quattro anni gli ultrasettantenni sono aumentati di mezzo milione e i nuovi nati sono diminuiti del 16%? Per il terzo anno consecutivo il saldo demografico chiude con il segno meno: solo nel biennio conclusivo della Grande guerra si erano registrate queste percentuali! La mancanza di lavoro, poi, ha sovvertito un ordine secolare. Una volta erano i figli a farsi carico dei padri invecchiati, i nipoti dei nonni.
Oggi tocca agli anziani prendersi sulle spalle i giovani in forme diverse ma ugualmente pesanti: dal tenerli in casa con sè al dover dividere con loro una già magra pensione. Per non parlare dei paesini che si spopolano per assenza di giovani, restano i vecchi ma è una comunità che muore. Un Paese vecchio e senza domani. Demografia e lavoro sono punti fondamentali dell'agenda della buona politica; questo può accadere solo se la politica ha a cuore lo sviluppo armonico delle generazioni, piuttosto che la ricerca del facile consenso o i titoli del telegiornale delle otto con dichiarazioni roboanti espressioni della vuota sicumera del renzismo. La voglia di rivincita e l'ansia di riconquistare il potere perso, impedisce di vedere che sul grande schermo del Paese stanno scorrendo i titoli di coda. L'augurio è che il Paese ritrovi la via della luce. L'augurio è che Renzi e la sua corte #stiano sereni.
di Pericle