Ylenia Bonavera è in stato interessante, di appena quattro settimane. La notizia è trapelata dopo che la ragazza è stata dimessa ieri pomeriggio dal Policlinico, dov’è rimasta ricoverata per nove giorni, dopo che l’ex fidanzato ha tentato di ucciderla con il fuoco. Come si ricorderà l’aggressore, prima di darle fuoco, cosparsa la giovane di benzina contenuta all’interno di una bottiglia comprata poco prima in una stazione di servizio della zona Sud. L'acquisto è stato filmato dalla sistema di videosorveglianza dell'area di servizio e acquisito come prova dagli investigatori.

La ragazza, con molta probabilità, sapeva di essere incinta e per questo motivo ha tentato di difendere il suo ex fidanzato, anche davanti alle schiaccianti prove in possesso agli investigatori. Ylenia, su disposizione del magistrato, è stata accompagnata in una casa di accoglienza della provincia gestita da religiose. La ragazza sarà controllata giorno e notte e riceverà l’assistenza di uno psicologo e di un assistente sociale. La notizia che Ylenia potesse essere in stato interessante era circolata nei giorni scorsi. Adesso – secondo una nostra autorevole fonte – la notizia è confermata.

 

Indubbiamente, il quadro accusatorio nei confronti di Alessio Mantineo, potrebbe mutare in considerazione del fatto che l’ex ragazza era in attesa con molta probabilità di un figlio, forse del presunto carnefice. Gli investigatori adesso dovranno verificare se Mantineo fosse al corrente della gravidanza. Intanto, la mamma di Ylenia in una intervista rilasciata al settimanale “Oggi” ha ribadito che la figlia in un primo momento aveva riferito ad una vicina di casa che l’autore del gesto fosse Alessio. “Alla vicina e a sua zia – ha detto Anna Giorgio - ha riferito che era stato Alessio. E anche a me, quando sono corsa in ospedale, all'inizio ha detto: 'E' stato lui'. Poi ha cambiato versione, difendendo Alessio Mantineo anche in tv. Quando hanno arrestato il suo ex ha perso la testa, Ylenia rifiuta la realtà e da me non vuol sentire ragioni, non si rende conto di essere vittima di un rapporto violento. Gli psicologi la stanno aiutando, ma ci vorrà tempo”.

Gli investigatori hanno in mano prove schiaccianti ma ciò che manca ancora è il movente. Adesso il quadro accusatorio, se la notizia sarà confermata, si completa.