L’impossibilità di esercitare l’attività didattica a causa della ventilata vulnerabilità al sisma della Leopardi senza neanche essere stata sancita dal Dipartimento Regionale della Protezione Civile con giusta definizione degli indirizzi di valutazione dei livelli di rischio sismico, ha causato un ingiustificabile arresto dell’attività scolastica coniugato ad un considerevole allarme sociale”. È quanto spiega la Presidente del consiglio comunale, Emilia Barrile, riferendosi alla recente chiusura della scuola media Giacomo Leopardi.

E continua: “Si desidera comprendere il motivo per il quale non siano state date disposizioni di riapertura della scuola data la relazione tecnica dell’ingegnere capo del genio civile, Leonardo Santoro, che, avendo compiutamente relazionato sull’idoneità parziale del plesso scolastico, ha di fatto anticipato le conclusioni dell’Esperto chiamato dall’amministrazione. Relazione consegnata personalmente da questa presidenza già il cinque gennaio”.

Si richiede altresì, – conclude la Presidente del consiglio comunale – considerata la corretta richiesta del Dirigente Politiche Educative di individuazione di idonei locali atti al trasferimento della popolazione scolastica, la motivazione per la quale non sia stata ancora reperita tale sede. Si chiedono, pertanto risposte chiarificatrici e copia di eventuali atti a corredo delle scelte effettuate”.

Paolo Fabrizio Mustica