Ritornano, idealmente, nella città del centauro le "sue" antiche monete. Verrà inaugurata, infatti, oggi alle ore 16.30, nella prestigiosa sede di Palazzo Corvaja, la mostra “Il toro, il dio, l’eroe. Tauromenion e le sue monete”, ideata e realizzata dai docenti di Numismatica dell’Università di Messina (Maria Caccamo Caltabiano, Daniele Castrizio, Mariangela Puglisi) e dell’Università della Calabria (prof. Benedetto Carroccio), in collaborazione con l’associazione Dracma-Circulating culture (Grazia Salamone), e con il patrocinio del Comune di Taormina e dell’Associazione Taorlove. Un'iniziativa questa che vuole far tornare di attualità il problema della fuga dei reperti taorminesi nelle esposizioni siciliane.

La mostra rimarrà aperta a Palazzo Corvaja fino al 24 febbraio. La manifestazione rappresenta il primo passo per la promozione e la tutela del locale Patrimonio culturale. I curatori hanno realizzato un'esposizione con quindici pannelli didattico-divulgativi che hanno lo scopo di comunicare, con un linguaggio accessibile, contenuti specialistici. L’auspicio è che siano di stimolo e costituiscano la premessa, appunto, per la fruizione delle monete reali. La maggior parte delle monete si datano nella seconda metà del IV e nel III secolo a.C. Esse corrispondono agli anni della fondazione di Tauromenion ad opera di Andromaco, a quelli dell’alleanza anticartaginese promossa in Sicilia dal generale corinzio Timoleonte, al governo di Tindarione amico di Pirro re d’Epiro, ai duri periodi delle guerre puniche combattute da Romani e Cartaginesi per il dominio della Sicilia. Dalle monete tauromenitane emerge il quadro di una città che autorevolmente si proietta all’esterno con la sua storia, i suoi culti e una grande sensibilità e qualità artistica. Secondo l’assessore, Mario D’Agostino “Questa mostra è il logico e consequenziale seguito dei lavori e degli studi che si sono tenuti in merito alla monete tauromenitane".

Mauro Romano