Regione
Ripuliamo formazione corrotta e melmosa
Il governatore Crocetta analizza i recenti casi giudiziari, ma guarda avanti con ottimismo sulla pubblicazione definitiva dell'Avviso 8
- 26/01/2017redazione
"Se guardiamo i fatti di questi giorni, dalla vicenda Anfe a quella di Messina, sicuramente si comprenderà quali sono stati i problemi della formazione in questi anni, le difficoltà a riorganizzare questo mondo e ad assicurare un'attivita' formativa in Sicilia. Un sistema di malaffare e corruzione che ha visto coinvolto in parte enti, politica, e pezzi dell'amministrazione. Gli scandali di cui ci siamo occupati è un intreccio talmente melmoso che uno che voleva fare affari in Sicilia creava un ente e veniva immediatamente accreditato. Stiamo mettendo le basi perché i fatti del passato non accadano piu', un'operazione di pulizia che noi abbiamo avviato e che e' indispensabile". Così il presidente della Regione siciliana Rosario Crocetta, durante la conferenza stampa a Palazzo d'Orleans sulla pubblicazione definitiva dell'Avviso 8 della Formazione professionale, assieme all'assessore al ramo Bruno Marziano. "Nel passato - ha proseguito - avevamo una formazione che era riconducibile alle associazioni dei lavoratori e al sistema degli enti religiosi, circa 300-350 enti, ma poi ne abbiamo trovati invece quasi 3mila.
E tutto ha una data, quando a meta' degli anni Duemila si e' triplicata la spesa rispetto ai fondi della Regione con una via libera ad assunzioni indiscriminate, molte delle quali a partire dal 2010. Il tutto, in presenza di un blocco delle assunzioni, al punto che ci siamo ritrovati 12.500 formatori a fronte di una platea di 8.500 soggetti che ne avevano diritto.
E' chiaro che c'e' stato un cambiamento sistematico che e' dipeso dalla necessita' di allargare l'azione clientelare di massa fatta sulla Formazione. Non voglio entrare nel merito delle sentenze giudiziarie, sul caso Genovese ho testimoniato in quella sede le cose di cui ero a conoscenza, sicuramente non ero a conoscenza dei problemi amministrativi antecedenti al nostro governo. Questo settore ha bisogno di una legge nuova e di nuove procedure di accreditamento -ha concluso- solo cosi' risolveremo i problemi di questo settore".