Duecento o cinquecento la sostanza non cambia. La manifestazione di oggi ha certificato la fine del grande imbroglio della Rivoluzione dal Basso. Solo immaginata, mai realizzata da Renato Accorinti, il sindaco della fuffa.

Lui cerca di appiccicarsi l'etichetta del primo cittadino che allontanato il malaffare dal Palazzo. Qualche osservatore che guarda con simpatia Accorinti perché indossa la maglietta "Free Tibet" e si mostra raggiante dietro don Ciotti, ha parlato del sindaco antimafia. La parolina magica che eccita il popolo della sinistra. Sabato 28 gennaio 2017 passerà alla storia di Messina come la fine del grande imbroglio.

Gli accorintiani, quelli che hanno gioito a giugno 2013 sono scomparsi, delusi anche loro di Renato Accorinti. Nonostante il tam tam sui social network, un campo fertile per i terroristi della tastiera pronti a utilizzare l'arma degli insulti come cecchini infallibili, la manifestazione di questa mattina ha allontanato sempre più Accorinti dai suoi ed ha scavato un solco rispetto ai cittadini desiderosi di voltare realmente pagina.

Ecco, i consiglieri da oggi hanno una responsabilità in più per votare la sfiducia fra due settimana, quando Messina si prepara per un "Vaffa" collettivo rivolto a Renato Accorinti. Ovviamente, nessuno ripone fiducia in quei consiglieri che cambiano idea come le mutande, ammesso che abbiano la buona abitudine di cambiarle tutti i giorni, ma in coloro i quali hanno dimostrato di tenere a cuore le sorti della città. E sono più di 27.