“A metà febbraio sarà discussa la sfiducia, ma siamo tuttora molto scettici che passi: in questo Consiglio comunale ci sono vigliaccheria e tornacontismo in percentuali massicce, ovviamente travestiti da mille ‘giuste’ cause che in questi ultimi giorni hanno costellato le più fantasiose motivazioni per non firmare e a non votare la mozione”.

L’attacco al Consiglio comunale è frontale e parte da Chiara Sterrantino, coordinatrice cittadina di “Scuola Politica”, il movimento che fa riferimento a Messina a Carmelo Briguglio.

“Il Sindaco – aggiunge la Sterrantino - ha reagito con l'ennesimo atto di megalomania: una lettera alla città per rivendicare - a parole - i risultati che non ha portato, omettendo i punti del suo faraonico programma rimasti sulla carta, mettendo in campo i propri sostenitori che stanno raccogliendo le firme per presentare una mozione di sfiducia al Consiglio comunale”. Secondo la rappresentante di “Scuola Politica” si è trattato di un autogol da parte del sindaco. “Un gesto puerile a cui si è accompagnato un sit-in che, secondo i suoi agit- prop, avrebbe dovuto rappresentare la reazione di tutta la città per difendere il suo sindaco; invece si è ridotto a un raduno di qualche centinaio di arrabbiati accorintiani della prima ora: la città ha risposto ad Accorinti: ha disertato il sit-in. Un boomerang per il sindaco. Una sconfitta personale. Ma soprattutto un atto politico di sfiducia dei messinesi chiaro ed eloquente”.