Ieri a Palazzo Zanca si è tenuto un importante incontro sul tema “Verso sinistra italiana Democrazia e Costituzione: al centro di scelte politiche partecipate di cittadini e territori”, presieduto da Maurizio Rella, consigliere comunale e presidente dell’associazione Messina Bene Comune, con ospite speciale l’onorevole Stefano Fassina. Cavalcando l’entusiasmo scaturito dalla vittoria del referendum costituzionale dello scorso 4 Dicembre, Fassina auspica un ritorno ai valori che hanno da sempre caratterizzato la sinistra: “Noi dovremmo partire da quelle che sono le ragioni fondative del percorso di sinistra italiana, perché oggi riteniamo che ci sia un passaggio di fase. Il 2016 verrà ricordato come un anno di quelli che definiscono un periodo, analogo per portata a quello che è stato il 1989 con la caduta del muro di Berlino. Nel 2016 si chiude la fase della globalizzazione liberista, nel senso che è ormai evidentemente insostenibile. Prima la Brexit e poi Trump: non sono eventi casuali”. Fassina ha anche parlato di lavoro e disoccupazione giovanile: “Dopo la caduta del muro di Berlino dicevano che non c’era più bisogno della sinistra, che saremmo stati un po’ più diseguali ma che saremmo stati tutti meglio. Abbiamo visto com’è finita, con la polarizzazione della ricchezza com’era agli inizi del ‘900. Il nostro referendum costituzionale ritengo sia sotto questa scia: l’impatto sociale del voto del 4 Dicembre è impressionante. I più esclusi hanno votato no, così come i giovani: vuol dire che si sta sbagliando rotta. Con il No al referendum abbiamo evitato che la Costituzione venisse adeguata ad un ordine sociale insostenibile; ma non abbiamo finito, abbiamo appena cominciato. La sinistra storica non riesce ad intercettare le domande di quelli che si rivoltano contro quest’ordine economico e sociale e le raccoglie la destra. Tutto ciò non si può ridurre al renzismo. Serve una forza che dia voce al lavoro. Bisogna ripartire dai territori e ascoltare i bisogni dei giovani”. Successivamente Fassina, riprendendo le parole del consigliere comunale Rella, ha tessuto le lodi del sindaco Renato Accorinti, asserendo che sia giusto che finisca il mandato: “Ringrazio il sindaco e la sua giunta, che lo sta sostenendo in questa battaglia importante. Non ho avuto dubbi a dare solidarietà al sindaco per la mozione di sfiducia. Ma chi rema contro il sindaco non vuole andare avanti, vuole andare indietro, è una restaurazione. Dunque non solo si deve resistere, ma si deve rilanciare, perché il cammino è lungo”.