Inizia oggi il conto alla rovescia in vista della votazione della sfiducia al sindaco Renato Accorinti. A metà mese, il primo cittadino dovrebbe essere spedito a casa; il condizionale è d’obbligo.

A Palazzo Zanca si respira un clima surreale, l’attività amministrativa è paralizzata e si respira un clima di smobilitazione. Basti pensare che l’assessore alla Mobilità urbana, Gaetano Cacciola, ha evitato di scontrarsi con i consiglieri comunali per l’ulteriore proroga della chiusura di via dei Mille. Fra Consiglio e amministrazione comunale ormai non c’è più alcuna forma di dialogo, ogni argomento diventa il pretesto per lo scontro.

Il sindaco Renato Accorinti avverte che la sua esperienza stia giungendo al capolinea e si augura che gli possa tendere la mano qualche consigliere comunale attaccato alla poltrona. Da qualche giorno la conta dei consiglieri favorevoli al voto viene costantemente aggiornata, al momento il numero dovrebbe essere quasi raggiunto, ma si sa che all’atto del voto potrebbe accadere di tutto. Ed allora ecco pronto il piano b per mandare a casa, ugualmente il sindaco.

Si parla infatti di dimissioni collettive, ne bastano la metà più uno per scrivere la parola fine al periodo politico più nero di Messina.