Politica
Accorinti chiede la tregua ai consiglieri dopo averli insultati burattini
Il sindaco tenta la carta della disperazione perché è consapevole della fine della sua esperienza amministrativa
- 02/02/2017redazione
Li ha insultati definendoli burattini durante la manifestazione di sabato scorso, adesso va in Consiglio per chiedere una tregua. Accorinti ha preso paura perché sente che si avvicina inesorabilmente il giorno in cui i messinesi attraverso i consiglieri gli daranno un bel calcione nel sedere per mandarlo a casa. La vicenda dell’assessore Luca Eller Vainicher è solo sintomatica del malessere che si è generato intorno alla giunta di Renato Accorinti.
Il Toscano ha scoperto tardivamente l’estremismo barricadero degli accorintiani, gente accecata dall’odio che si riconosce nel “santone tibetano”. In tempi non sospetti avevamo denunciato il crescente odio sociale alimentato dallo stesso Renato Accorinti attraverso le sue scelte finalizzate alla divisione dei messinesi. Basti citare l’Isola pedonale di via dei Mille per avere un quadro completo di come s’è mossa l’amministrazione comunale.
Per non parlare dell’assessore Daniele Ialacqua, un simpatico provocatore che in quasi quattro anni ha solo vomitato insulti su quelli che c’erano prima, rei di essersi mangiati Messina. Peccato che la sua gestione della nettezza urbana non abbia prodotto effetti diversi rispetto alle precedenti. Ma lui sicuramente non ha mangiato, non è stato solo capace. E così Messina vive perenni emergenze.
Comunque ci vuole una bella faccia di tolla a chiedere una tregua ai consiglieri comunali adesso che la casa brucia. Richiesta che, a nostro avviso, giunge tardiva e non fa altro che accelerare la cacciata del sindaco Accorinti.