Pronti a far dimenticare le partenze illustri e a guidare il Messina verso una salvezza tranquilla. Al San Filippo è andata in scena la presentazione dei tre volti nuovi regalati dal mercato invernale: gli ex Catania Valerio Anastasi e Galdestony Da Silva e il centrocampista Giulio Sanseverino, proveniente dal Pisa di Rino Gattuso.

Tra la voglia di riscattarsi e quella di affermarsi. Sulla volontà dei tre atleti di scegliere la città dello Stretto ha inciso e non poco il carisma del tecnico Lucarelli e la vetrina blasonata offerta dalla piazza messinese. È bastata una chiamata proprio dell’allenatore toscano per convincere Anastasi, uno che il gol lo ha nel sangue e non vede l’ora di smentire l’inizio di stagione in chiaroscuro con gli etnei e i nostalgici di Pozzebon: “Quando il mister mi ha chiesto di venire qui non ci ho pensato due volte perché lo conosco e so cosa vuole. A Catania c’era troppo scetticismo nei miei confronti, i tifosi si aspettavano altri calciatori, poi c’è stato l’infortunio e la stagione ha preso una piega diversa. Rispetto allo scorso mese di luglio ora sto molto meglio. Non voglio dare colpe ad altri, adesso guardo avanti”.

Con Anastasi lascia l’Elefante per abbracciare Nettuno il brasiliano Galdestony Da Silva, pedina essenziale che insieme a Milinkovic potrebbe completare il trio offensivo della compagine peloritana. Il giocatore sudamericano ha scelto la casacca numero 21 per andare alla ricerca di quella continuità non trovata alle pendici dell’Etna: “Ho iniziato al meglio, le prime partite sono andate benissimo, poi non sono andato tanto bene e il mister ha parlato con me perché gli serviva maggiore esperienza, mentre io ero alla prima avventura in Lega Pro. Ho aspettato, ma quando c’è stata l’opportunità di venite a Messina ho parlato con Lucarelli e mi sono convinto a venire qui perché ho notato che conosce la categoria e i calciatori”.

Da Gattuso a Lucarelli, dal Pisa al Messina, dalla B alla Lega Pro: due allenatori di grande personalità, due situazioni societarie tribolate e la scelta coraggiosa di sposare un progetto in una categoria inferiore nel cammino di Giulio Sanseverino. Il nuovo numero 4 è un giovane centrocampista chiamato a dare dinamismo e combattività alla mediana di Lucarelli, orfana di Nardini, accasatosi alla Pro Vercelli: “Bisogna affermarsi ogni anno, scendere di categoria non è un passo indietro nella mia carriera perché mister e direttore mi hanno fatto sentire importante e questa è una grande piazza”.