Per un’ora è un gran Messina allo Zaccheria, poi il crollo impietoso al cospetto della qualità degli uomini di Stroppa. Non riesce la seconda impresa consecutiva a Lucarelli, i suoi dopo il successo sulla Juve Stabia, perdono 3-0 contro il Foggia della vecchia conoscenza biancoscudata Martinelli. Brillano Saseverino e Milinkovic, rimandato Anastasi: troppo ghiotte le due pallagol sprecate nella prima frazione. Mazzeo, Deli e l’autogol di Palumbo firmano il tabellino marcatori.

La cronaca del match

Per impensierire l’ex Martinelli, il tecnico peloritano Cristiano Lucarelli sceglie di schierare dal primo minuto gli ultimi arrivati Sanseverino, Da Silva e Anastasi. Parte forte il Messina con l’altissimo attaccante ex Catania che pronti via insidia la retroguardia pugliese con un tiro-cross su cui Mancini arriva in ritardo di pochissimo. La risposta del Foggia è affidata ai piedi del fantasista Criricò: l’ala rapida con il suo diagonale mancino dalla destra costringe Berardi alla deviazione in corner. Segue l’ex reggino con una tiro a giro, alto sopra la traversa. Il Foggia domina il campo ma è il Messina a raccogliere le occasioni più ghiotte del match con Anastasi. L’attaccante nella prima occasione svirgola malamente un vero e proprio rigore in movimento: la palla sembra comunque essere destinata ad insaccarsi in rete quando una provvidenziale deviazione scongiura lo 0-1. Al 37’ Milinkovic serve liberissimo in area ancora Anastasi che a tu per tu con Guarna si fa ipnotizzare: decisiva la parata dell’estremo difensore di Stroppa che con il braccio di richiamo evita la prima gioia in giallorosso all’ex rossoblù e congela lo 0-0 con cui si conclude la prima frazione.

Una conclusione sull’esterno della rete di Da Silva inaugura la ripresa. Solito copione, i rossoneri tengono il pallino del gioco, il Messina chiude bene e riparte con Milinkovic che apparecchia in contropiede per Musacci, destro impreciso. Il primo vero brivido per Berardi arriva sugli sviluppi di un calcio d’angolo: il numero 21 svetta più alto di tutti ma il suo colpo di testa si infrange sulla traversa. È l’anticamera del gol foggiano siglato da Mazzeo al 57’, abile a inserirsi tra Rea e Bruno e a trafiggere Berardi in tap-in su assist di Rubin, lasciato colpevolmente libero di crossare sulla corsia di sinistra. Il Messina va in confusione e gli uomini di Stroppa ne approfittano per dilagare: Mazzeo dalla destra, imbecca Deli; il trequartista appena arrivato dalla Paganese addomestica il pallone di petto e in mezza girata lo deposita in rete per il 2-0. Al 72’ Madonia, in posizione favorevole, potrebbe riaprire il match ma la sua conclusione viene provvidenzialmente murata da Martinelli. Dal possibile 2-1 al terzo gol pugliese che mette la parola fine al match. Al 72’ Deli va via tra Bruno e Milinkovic e mette in mezzo: Palumbo arriva in anticipo su Di Piazza ma sfortunatamente insacca (con qualche dubbio per il tentativo di salvataggio sulla linea di Berardi) nella propria porta.

Il crollo finale innervosisce i peloritani, ad un passo dall’impresa per tre quarti di gara. Perde le staffe Madonia, espulso per qualche parola di troppo indirizzata all’arbitro. Le iniziative di Martinelli, Sicurella, De Vito e Milinkovic nel finale regalano ulteriori emozioni al festante pubblico dello Zaccheria, senza cambiare il risultato. Per i biancoscudati una punizione fin troppo severa.

FOGGIA-MESSINA 3-0

57’Mazzeo, 59’ Deli, 72’Autogol di Palumbo

FOGGIA: Guarna; Loiacono, Martinelli, Coletti, Rubin (Gerbo); Agnelli (Sicurella), Agazzi, Deli; Chirico, Mazzeo, Maza (Di Piazza). Panchina: Dinielli, Figliomeni, Martino, Pertosa, Pompilio, Sanchez, Sarno, Tucci, Vacca. All. Stroppa.

MESSINA: Berardi; Grifoni (Palumbo), De Vito, Rea, Bruno; Musacci, Sanseverino, Mancini (Ciccone); Da Silva (Madonia), Anastasi, Milinkovic. All. Lucarelli.

NOTE. Ammoniti: Bruno, Loiacono, Milinkovic, Agnelli.