La sfiducia aleggia come un’ombra nei corridoi di Palazzo Zanca e condiziona l’operato di consiglieri comunali e giunta.

L’aria che si respira al Comune è pesantissima e basta solo questo per staccare la spina ad un’amministrazione comunale che ha saputo in maniera magistrale dividere la città alimentando un clima di tensione ormai palpabile. Se i consiglieri comunali attaccati alla poltrona hanno dimenticato in fretta i disastri dell’amministrazione, i messinesi non vedono l’ora che la città possa svoltare con un nuovo sindaco e una compagine politica che possa alimentare le speranze di una città ormai morta.

I cittadini non dimenticano la crisi idrica del 2015, le continue emergenze rifiuti, le mense scolastiche tagliate, le scuole chiuse per manifesta incapacità, le strade ridotte a un colabrodo. Né possono mai dimenticare le messinscene del sindaco Accorinti in occasione delle feste del IV Novembre con l’esposizione della bandira, o la maglietta “Free Tibet” indossata dal sindaco tutti i giorni. Nessuno dimentica, fatta eccezione per i consiglieri comunali che non intendo votare a favore della sfiducia, assumendosi una immensa responsabilità. In fin dei conti, i consiglieri avrebbero una grande opportunità per uscire di scena a testa alta, mandando a casa il peggior sindaco di sempre.

Ma lo faranno?