Secondo il segretario generale di Palazzo Zanca, Donatella Sindoni non deve più occupare lo scranno del Comune. La sentenza di primo grado – a detta di Antonino Le Donne – è sufficiente per farla decadere. “Sta commettendo un abuso – ammonisce la consigliera -, perché rimango al mio posto fino a quando non ci sarà una sentenza di appello”.

In realtà, secondo alcuni amministrativisti, la consigliera fino a quando non subentrerà una sentenza di condanna – e non è detto che ciò accada – rimane al suo posto. Fatto sta che la prossima settimana si vota la sfiducia e il voto della Sindoni potrebbe essere determinante visto e considerato che si è espressa a favore. Insomma, impedendo alla consigliera di esercitare legittimamente il proprio mandato potrebbe giovare alla causa.