Con ventisette voti Accorinti va a casa. Il tema della sfiducia sta animando il dibattito politico in questi giorni frenetici durante i quali l’amministrazione comunale sta cercando di ricucire i rapporti con i consiglieri comunali, definiti burattini dal primo cittadino e da alcuni dei suoi assessori.

Il borsino della sfiducia è fermo a quota 24, ma in queste ore dopo che il centro-sinistra ha rinserrato le fila pare che i consiglieri del Pd si stiano convincendo a votare la sfiducia. Conti alla mano si arriverebbe alla fatidica soglia dei 27. Tuttavia, c’è da considerare la partita a scacchi che si sta giocando in queste ore e che vede da un lato il blocco del centro-sinistra, dall’altro quello di centro-destra che in aula detiene la maggioranza numerica dei consiglieri comunali.

Ovviamente, le forze politiche intendono farsi portatrici della volontà dei messinesi ormai stufi di Accorinti e delle sue messinscene. I cittadini hanno già deciso, quindi il compito del Consiglio dovrebbe essere quello di mettere in pratica i desiderata del “popolo”.

Chi lo farà attirerà su di sé le simpatie in vista delle prossime amministrative. Chi voterà no in maniera convinta sono i consiglieri di Cambiano Messina dal Basso (Rella, Caccamo, Risitano e Fenech da sinistra nella foto). Sono gli unici rappresentanti in aula del sindaco e già hanno manifestato il proprio sostegno incondizionato, anche se l’azione amministrativa ha lasciato molto a desiderare.