"Il Mit conferma l'infondatezza della pretesa di ulteriore rimborso e di ogni ulteriore indennizzo. Il Mit si attiverà anche con le amministrazioni coinvolte affinche' si possa guungere in tempi brevi alla definizione di questa delicata vicenda, sempre nell'interesse superiore del buon andamento amministrativo e della tutela dei conti pubblici". Cosi' il ministro delle Infrastrutture e dei trasporti, Graziano Delrio, durante il question time alla Camera, rispondendo a un'interrogazione sul contenzioso promosso dalla societa' Stretto di Messina. 

"Segnalo che gia' a febbraio 2014 i ministeri delle Infrastrutture e Trasporti e dell'Economia e Finanze avevano inviato al commissario liquidatore e agli azionisti elementi in ordine all'infondatezza di ogni richiesta di rimborso e indenizzo - conclude Delrio - cio' detto il ministero delle Infrastrutture e Trasporti si attivera perché si possa giungere in tempi brevi a risoluzione delicata vicenda".

L'intervento di Garofalo. "E' necessario che il Governo proceda in questa direzione - ha dichiarato Vincenzo Garofalo - Dopo tre anni dalla messa in liquidazione della società Stretto di Messina la sensazione era che si volesse mantenere in vita una società che non ha adempiuto allo scopo per il quale era stata costituita che, tra l'altro, potrebbe essere efficacemente realizzato da altra società dello Stato (Anas o Ferrovie). Questa è la seconda interrogazione che presento in merito (la prima al Ministero dell'economia e delle finanze).

Mi auguro che in tempi brevi si chiuda questa vicenda che vede pretese risarcitorie avanzate dallo Stato contro se stesso in una partita senza senso della quale fanno le spese solo i cittadini".