La vittoria dei nuovi arrivati, la quarta consecutiva in casa. Nella giornata delle contestazioni gli uomini di Lucarelli vincono in rimonta 2-1 lo spareggio salvezza contro il Catanzaro. Dopo una prima frazione fatta di nulla e sbadigli, i gol sono arrivati tutti nella ripresa. In avanti i calabresi con un eurogol da centrocampo di Carcione, la remuntada lampo del Messina è stata firmata da due regali del mercato di gennaio, il centravanti Anastasi e il brasiliano Da Silva. Sorride la classifica, Acr adesso al tredicesimo posto.

Fuori dal campo. Al 22’ alcuni dei gruppi organizzati di tifosi abbandonano la curva in segno di protesta nei confronti della dirigenza. Sugli spalti, con lo svuotamento, emerge uno striscione che alimenta la contestazione: “…lontano dalle vostre bugie”.  

La cronaca del match

Sotto una pioggia leggera, inaugura le emozioni del Franco Scoglio il centrocampista Manuel Mancini con un destro al volo dalla trequarti che sorvola la traversa. Nei primi minuti predomina la manovra dei padroni di casa, trascinati da un frizzante Milinkovic ma all’8’ è un calciatore del Catanzaro ad avere tra i piedi un’ottima occasione: azione allestita sulla destra da Gomez che serve in mezzo Cunzi, l’attaccante devia a rete costringendo Berardi alla respinta di pugni. Il duello tra il numero 7 calabrese e l’estremo difensore cresciuto nella Lazio si ripete al 16’, quando Berardi blocca sicuro un tiro dai 30 metri abbastanza centrale. I peloritani provano a colpire in contropiede con l’imprendibile Milinkovic che va via sulla corsia di sinistra, arriva sul fondo da dove prova a servire Anastasi, anticipato in maniera decisiva dalla retroguardia catanzarese. Con la diaspora dei supporters, sull’impianto si abbate il silenzio. Una condizione surreale, che non aiuta gli uomini di Lucarelli: all’abbandono degli spalti da parte del tifo infatti corrisponde, dopo un inizio vivace, il calo dei ritmi dell’incontro. Troppa imprecisione in fase conclusiva rende le offensive dei biancoscudati decisamente sterili mentre dalla tribuna partono dei fischi all’indirizzo del nuovo acquisto Anastasi, apparso fin troppo macchinoso palla al piede. Il Messina scompare dal terreno di gioco e malgrado un prologo promettente, dopo venti minuti di nulla e sbadigli, le due compagini vanno a riposo sullo 0-0.

La seconda frazione di apre sulla falsa riga della prima, i peloritani detengono il pallino del gioco ma le palle-gol restano una chimera. Su calcio di punizione di Mancini, Rea svetta di testa, il pallone supera De Lucia ma non Esposito che salva sulla linea, azione comunque invalidata dall’intervento del guardalinee che segnala in ritardo la posizione di fuorigioco del centrale ex Varese e Sassuolo. Al 70’ fulmine a ciel sereno: Carcione prende palla a centrocampo e fa partire un destro potentissimo da distanza siderale che supera Berardi, leggermente fuori dai pali, e si insacca sotto l’incrocio dai pali. Il Catanzaro così trova un vantaggio insperato che dura però un solo minuto, Mancosu svirgola in difesa lanciando a rete Anastasi che da solo batte con un preciso diagonale De Lucia, per l’1-1 che rimette in riequilibrio il match. La marcatura galvanizza i padroni di casa che con un altro nuovo acquisto in breve tempo completano la rimonta: Anastasi appoggia centralmente per Da Silva, che fa partire un sinistro potentissimo all’incrocio dei pali. È una perla imparabile per De Lucia, il brasiliano porta in avanti i biancoscudati. Zavettieri, incassato il ribaltone lampo, prova a scuotere i suoi inserendo Giovinco. Il fantasista, fratello del più noto Sebastian, subito si mette in mostra con destro dalla lunga distanza che impegna Berardi nella parata. La reazione dei calabresi è decisa, prima con Gomez che sfiora di un soffio in girata il palo alla destra di Berardi, quindi Mancuso, prova a far perdonare calcia anche lui sol fondo. All’80’ Cunzi va via sulla sinistra a Palumbo, costringendolo al fallo da giallo. Sulla punizione seguente Giovinco sfiora la traversa, il pubblico tira un sospiro di sollievo. Gli ospiti si gettano in avanti concedendo ampie praterie al Messina che va così vicino al terzo gol: Ciccone apre il contropiede, Musacci lancia Anastasi che scatta sul filo del fuorigioco e supera con un lunghissimo pallonetto De Lucia, ma proprio quando il pallone stava per insaccarsi in rete, Patti salva miracolosamente. Sugli sviluppi dell’azione rocambolesca De Lucia si esalta negando la gioia del gol a Ciccone e Da Silva. Nei 4’ minuti finali Milinkovic sciupa ancora solo contro De Lucia ma conta poco. Al fischio dell’arbitro i tre punti sono biancoscudati, affondato il Catanzaro.

MESSINA-CATANZARO 2-1

Carcione, Anastasi, Da Silva

MESSINA (4-3-1-2): Berardi; Palumbo, De Vito, Rea (Maccarrone), Bruno; Musacci, Sanseverino, Mancini; Milinkovic, Da Silva, Anastasi. Panchina: Russo, Benfatta, Capua, Ciccone, Ferri, Marseglia, Ricozzi, Rota, Saitta, Ventola. All. Lucarelli.

CATANZARO (4-4-2): De Lucia; Sirri, Esposito, Patti, Prestia; Mancosu, Zanini, Icardi (Carcione), Maita; Cunzi, Gomez. Panchina: Rizzitano, Basrak, Bensaja, Carcione, Giovinco, Imperiale, Nijiki, Pagano, Sabato, Svedkauskas, VanRansbeeck. All. Zavettieri.

NOTE. Corner 5-1; Ammoniti: 4’ Icardi, Bruno, Milinkovic, Patti, Palumbo; Recupero 1’ e 4’.

 

Paologiorgio Vinci