Nuova interrogazione parlamentare sulla Cta (Comunità terapeutica assistita), recentemente accreditata dall’assessore regionale alla Salute. Si tratta di una struttura per disturbi psichiatrici.

Dopo Franco Rinaldi, adesso è la volta di Bernadette Grasso, la quale chiede al governatore Rosario Crocetta e all’assessore Baldo Gucciardi la revoca del provvedimento dopo avere accertato l’allarme lanciato dai sindacati. In particolare la Uil-Fpl di Messina ed ANAAO-ASSOMED regionale, attraverso alcune note dei rispettivi rappresentanti, hanno evidenziato come nella provincia di Messina, al momento non vi sia l’esigenza di una struttura di questo genere, men che meno nella città capoluogo, dal momento che a Saponara esiste una struttura analoga.

Secondo i sindacalisti, il cui allarme è stato raccolto dalla politica, non vi sono liste d’attesa, mentre al contrario vi sarebbe la necessità di attivare strutture assistenziali che si occupano della doppia diagnosi. La Grasso scrive nell’atto parlamentare: “Ritenuto che, in atto, vi è la necessità di operare in regime di spending review, e il decreto Balduzzi impone tagli linearu per la Sanità pubblica, con riduzione di posti letto, si chiede di accertare l’allarme lanciato dai sindacati e, nelle more delle verifiche, di ritirare l’accreditamento”. 

La parlamentare, inoltre, si chiede se l’Asp prima di procedere all’accreditamento abbia fornito i dati relativi all’effettiva esigenza. “Mi chiedo – aggiunge – se l’azienda sanitaria di Messina abbia fornito i numeri relativi all’effettiva esigenza, dal momento che mi risulta che allo stato attuale nelle strutture esistenti nel messinese non vi sono liste d’atte. Le struttura sanitarie convenzionate devono servire le popolazioni perché le prestazioni sono pagate con soldi pubblici. Infine, mi chiedo per quale motivo non si pensa a convenzionare strutture che si occupano di altre patologie come quelle per persone affette di Alzheimer o della doppia diagnosi?”