Ha debuttato ieri sera alla Sala Laudamo del Teatro Vittorio Emanuele lo spettacolo dal titolo Polvere – Dialogo tra  uomo e donna, diretto e interpretato da Saverio Ruina e con Cecilia Foti.  Ancora una volta Saverio La Ruina si fa portavoce dei problemi dell’universo femminile. Dopo l’esordio teatrale con DISSONORATA, e la successiva conferma con LA BORTO, adesso La Ruina punta l’attenzione del pubblico su una delle piaghe più atroci che da qualche tempo sta brutalizzando la nostra società e ancor di più il pianeta Donna. La pièce racconta una realtà apparentemente serena, senza connotazioni particolari, dove "il femminicidio è la manifestazione più visibile della violenza, quella che arriva alla cronaca.

siste un prima, un quotidiano di piccoli gesti". Così l’autore parla del suo lavoro portando in scena una coppia medio-borghese, colta e senza particolari problemi economici. "Non so quanto c’entri il femminicidio con questo lavoro - continua - ma di sicuro c’entrano i rapporti di potere all’interno della coppia, di cui quasi ovunque si trovano tracce". Un progetto in cui l'autore calabrese ha lavorato incontrando direttamente gli operatori dei centri antiviolenza. Un modo di procedere per capire e comporre la storia, indagando il percorso lento della violenza fatto di parole che umiliano, di piccoli sgarbi, di riconoscimenti mancati, di piccoli gesti incastonati nel quotidiano. Le botte sono la parte più fisica del rapporto violento di coppia, l’uccisione della donna la parte conclusiva. Ma c’è un qualcosa di impalpabile che viene prima, polvere evanescente che si solleva piano intorno alla donna, la circonda, la avvolge, ne annienta la forza, il coraggio, spegne il sorriso e la capacità di sognare.

Con POLVERE, che ha già raccolto consensi unanimi di pubblico e di critica, La Ruina prosegue nella sua personalissima esplorazione del mondo femminile dove la violenza si nasconde nelle pieghe di una finta pacatezza. Lo spettatore diventa testimone di una sconvolgente indagine psicologica rappresentata sul palco da due magnifici interpreti.

 

Lo spettacolo sarà in scena fino a sabato alle ore 21.00 e domenica alle ore 17.30.  Uno spettacolo da non perdere per riflettere sulla condizione della donna, oggi.

Info per gli abbonati alla stagione istituzionale: lo spettacolo necessità di prenotazione,