Taormina
Turismo: boom scandinavo, scompaiono i russi
Dati incoraggianti dall'Osservatorio del turismo, ma l'Est europeo sembra preferire altre mete. Sempre presenti i giapponesi

- 24/02/2017redazione
Il movimento turistico registrato a Taormina nel 2016, rilevato con il nuovo sistema Web based messo a disposizione dall'Osservatorio turistico regionale di Palermo già dall 1 gennaio 2015, ha fatto registrare un incremento del 5,23% rispetto al 2015; le presenze (pernottamenti registrati) sono state 1.010.380 rispetto alle 960.180 del 2015 (+50.200 unità - italiani 172.862 unità +22.980 + 15,33% - stranieri 837.518 unità +27.220 +3,36%); gli arrivi sono stati 307.679 rispetto ai 282.997 del 2015 (+24.682 unità +8,72% - stranieri +13.575 +6,38% - italiani +11.107 +15,80%).
I numeri.
Buoni risultati arrivano da paesi scandinavi, grazie ai collegamenti aerei diretti con l'aeroporto di Catania, (Danimarca +4.521 unità +29,65% - Finlandia +2.557 unità +16,14% - Svezia +2.458 unità + 8,44%), Francia (+5.301 unità +13,51%), Paesi Bassi (+2.072 unità +5,46%), Spagna (+3.518 unità +26,67%), Svizzera (+3.428 unità +15,91%), Ungheria (+645 unità +17,35%), Romania (+1.363 unità +22,12%), Malta (+883 unità +11,93%), Ucraina (+501 unità +14,64%), Altri Paesi Europei (+866 unità +11,27%), Argentina (+2.251 unità +13,79%), Giappone (+1.133 unità +6,66%), Israele (+520 unità +6,54%), Paesi del Medio Oriente (+986 unità +33,69%) e Australia (+2.805 unità +11,46%); un segno negativo fanno registrare le nazionalità come Belgio -4,89%, Germania -2,75%, Regno Unito -1,25%, Canada -4,54%, Stati Uniti -0,78% e Brasile -12,00%, da sempre presenti a Taormina.
Tra i paesi dell'Est Europa risultati negativi arrivano dalla Polonia -8,08%, dalla Bulgaria -23,31% e dalla Russia che nell'anno in questione perde il 3,18% ma dal 2013 al 2016 perde il 57.74% di pernottamenti. Sul mercato italiano fanno registrare un segno positivo tutte le Regioni tranne la Valle D'Aosta e la Sardegna.
L'analisi per categoria ricettiva, nell'intero periodo gennaio-dicembre 2016, fa registrare il segno positivo per tutte le categorie alberghiere tranne gli alberghi a 2 stelle ( -3,82%); segno positivo fa registrare anche il comparto extralberghiero tranne gli agriturismo (-10,83%). La permanenza media passa da 3,39 giornate nel 2015 a 3,28 giornate nel 2016.
Mauro Romano