Un'ora da eroi, poi il suicidio nel seconto tempo. Il Catania espugna il Franco Scoglio sotto il diluvio nel nome degli ex Pozzebon e Barisic, autori dei gol che hanno rimontato il vantaggio di Milinkovic. Un bel Messina visto per lunghi tratti, favorito dall'espulsione di Gil arrivata nei primi minuti di gioco. Poi il rosso, ingenuo guadagnato da Da Silva ha cambiato il match, rinvigorendo gli etnei, che tenuti in vita dalla poca lucidità sotto porta dimostrata dagli attacanti peloritani e da uno straordinario Pisseri, ha realizzato un'impensabile rimonta.

La cronaca

Il nuovo Catania targato Petrone si presenta al Franco Scoglio con una sfilza di ex dal dente avvelenato. Da Fornito e Bucolo alla coppia d’attacco Tavares-Pozzebon, l’intreccio caratterizza anche i peloritani con Da Silva, Maccarrone e Anastasi pronti a smentire sin dal 1’ la società che non ha creduto in loro.

Al’ 7 l’episodio che disegna un match in salita per gli ospiti: Anastasi, servito centralmente da Da Silva, va via a Gil costringendolo al fallo da ultimo uomo. Il direttore di gara Farneau non ci pensa due volte ed estrae in faccia al difensore etneo il rosso. Catania in 10 e punizione dal limite per il Messina: a calciarla l’ex Musacci che sfiora di un soffio il palo. Sotto il diluvio, i giallorossi provano ad ottimizzare il vantaggio numerico portandosi in avanti come all’11’quando solo un miracolo con la mano di richiamo di Pisseri nega la gioia del gol a Sanseverino, protagonista di un bel diagonale fatto partire dall’area piccola. I rossoblù provano ad alzare la testa, guadagnando qualche corner e con i tentativi da fuori di Fornito e Djordjevic. Il tiro telefonato di Mancini, quindi tra il 27’ e il 28’ doppia occasione per i peloritani ancora nel nome degli ex. Milinkovi si invola sulla fascia destra e fa partire un cross pennellato per la testa di da Silva. Il pallone sembra destinato ad insaccarsi in rete ma Pisseri testimonia di essere in giornata e devia in corner. Sugli sviluppi di quest’ultimo, dopo una serie di rimpalli, il destro di Musacci dal limite finisce in modo rocambolesco sui piedi di Anastasi: il centravanti, a pochi metri dalla linea di porta, calcia addosso all’estremo difensore avversario, sprecando incredibilmente un ottimo match-point.  La pioggia battente rende il campo impraticabile, a risentirne è la qualità del gioco. La prima frazione si chiude con le porte inviolate ed un Pisseri sugli scudi.

Inizio di secondo tempo scoppiettante. Al’7’ sugli sviluppi di un calcio d’angolo, Bucolo, giallorosso nell’era Lo Monaco, salva sulla linea sul colpo di testa di Rea. Un minuto dopo arriva immediata la risposta degli uomini di Petrone con Biaginati che calcia a lato in diagonale dall’interno dell’area peloritano. Dopo quella di Gil nel primo tempo, la difesa etnea si rende protagonista di un’altra ingenuità che facilita il compito ai peloritani: con palla lontana, al 13’ Bergamelli, atterra sulla linea dell’area di rigore Anastasi. Dopo qualche istante di esitazione, l’arbitro assegna il calcio di rigore. Dal dischetto MIlinkovic, realizza spiazzando con una rasoterra l’ottimo Pisseri. Al gol risponde Tavares, che impegna di testa per la prima volta nell’incontro Berardi con un colpo di testa. Al 20’ cambia ancora il match, banalità di Da Silva che attera in scivolata da dietro Bergamelli. Il Catania, ristabilita la parità numerica va alla carica: prima sfiora il gol con Fornito su punizione dal limite, strepitoso intervento in tuffo di Berardi, quindi trova il pari al 29’ con il più odiato dalla tifoseria della Sud, Demiro Pozzebon, abile ad insaccare di testa un cross al bacio dalla sinistra di Marchese. Un peccato, specie perché un minuto prima, il Messina aveva avuto l’occasione del possibile 2-0, con Milinkovic, che in due contro 1 in contropiede, non ha servito Foresta pronto a firmare in tap-in, preferendo l’azione personale, vanificata dall’uscita di Pisseri. Al 34’ ancora Milinkovic, in contropiede, sta volta apparecchia per Anastasi ma un super Pisseri salva il Catania con i piedi. Al 37’ possibile 2-1 etneo: Grifoni trattiene in area Pozzebon e gli dà l’opportunità del penalty: a sorpresa il centravanti manca la doppietta calciando a lato dagli undici metri. Il sorpasso etneo è solo rimandato di qualche minuto quando al 39’ un altro ex, Barisic, infila con un destro di controbalzo Berardi. È l’ultimo atto di un suicidio sportivo iniziato con l’incomprensibile espulsione di Da Silva e, la poca lucidità dell’attacco peloritano e concluso con freddezza dagli ex Pozzebon e Barisic.

MESSINA-CATANIA 1-2

Marcatori: Milinkoivc rig., Pozzebon, Barisic.

MESSINA: Berardi; Grifoni, Bruno, Maccarrone, Rea; Sanseverino, Musacci, Da Silva; Mancini (Foresta), Milinkovic, Anastasi. P. Russo, Ansalone, De Vito, Palumbo, Saitta, Akrapovic, CXapua, Ciccone, Ferri, Madonia, Ferri, Madonia, Plasmati. All. Lucarelli.

CATANIA: Pisseri; Begamelli, Gil, Marchese; Djordjevic, Biagianti, Bucolo (Barisic), Fornito, Russotto (Parisi), Anastasi; Pozzebon, Tavares. P. Martinez, Scoppa, Barisic, Natale Mbodj, Di Grazia, De Rossi, Longo, Piermarteri, Mazzarani, Manneh. All. Mario Petrone.

NOTE. Espulso: Gil. Ammoniti: Rea, Russotto, Bergamelli. Recupero: 1’-3’.

ARBITRO: Francesco Farneau della sezione di Roma 1. Gli assistenti sono Michele Nocenti di Padova e Luca Cassarà della sezione di Cuneo.

Paologiorgio Vinci