La saga della rapina ai danni della gioielleria Burrascano di via Cavour si conclude con una rivelazione: si è trattato di una missione "a conduzione familiare". Il reato sventato dalla Polizia, già venerdì intorno alle 19:30, ha portato ieri sera all'arresto del secondo rapinatore anche lui detenuto e in permesso premio. Il giovane bandito si chiama Emanuele Cannavò, 28enne messinese ed è cugino del primo rapinatore Giuseppe Cannavò che era stato braccato ed acciuffato, a distanza di poco tempo nella serata del colpo. Emanuele come il suo congiunto sarebbe dovuto rientrare in carcere domani - 6 marzo. E' in atto detenuto presso la Casa circondariale di Porto Azzurro (LI), è stato prelevato a casa, ieri, intorno alle 23.30, dai poliziotti della Squadra Mobile di Messina, diretti dal dottor Francesco Oliveri. Per il ragazzo è scattato il fermo di polizia giudiziaria perché gravemente indiziato del reato di tentata rapina perpetrato due giorni fa nell'attività commerciale.

Insieme al cugino Giuseppe e collega di eventuale bottino, è scappato dopo essere stato sorpreso dai poliziotti delle Volanti impegnati nel controllo del territorio. E’ riuscito a dileguarsi. Ma non è stato particolarmentre fortunato o "furbo" perché le telecamere della gioielleria e quelle attive lungo il tracciato di fuga hanno monitorato i suoi spostamenti. La scappatoia per lui era stata scavalcare l'inferriata del palazzo dell'ex Provincia, sita accanto alla banca. All’interno del cortile del palazzo che conduce all'istituto superiore, il ventottenne aveva trovato un nascondiglio, tanto da far pensare alle Forze dell'ordine di esser entrato anche nella scuola superiore. L'ipotesi, accreditata da qualche testimonianza, non si è tradotta nella cattura, pur avendo scatenato il setacciamento della Squadra mobile e anticrimine con l'ausilio dei Vigili del fuoco e la curiosità dei passanti. Ieri sera, al termine delle indagini coordinate dal Sostituto Procuratore dott.ssa Stefania La Rosa, è stato predisposto il fermo, del quale è stato notiziato il P.M. di turno Dr. Piero Vinci.

Marcella Ruggeri