La Corte d'Assise di Messina ha condannato due scafisti libici rispettivamente a 15 e 18 anni. Erano finiti sotto processo perché accusati della morte di 14 migranti trovati su un barcone soccorso da una nave irlandese. Le salme erano sbarcate al porto di Messina assieme ad 500 migranti. La Corte ha riqualificato l'accusa di omicidio in morte come conseguenza di altro delitto. Il pubblico ministero aveva chiesto la condanna all'ergastolo per entrambi che dovevano rispondere anche di favoreggiamento dell'immigrazione clandestina