Cronaca
Si è dato alla macchia mediterranea sui Nebrodi e... la incendiava. Catturato allevatore
I carabinieri della Compagnia di Patti si sono accorti della comparsa di focolai nel comune di Raccuja durante gli spostamenti di un uomo. Dopo averlo pedinato, lo hanno fermato per il reato di incendio boschivo
- 06/03/2017redazione
Non poteva passare inosservato un allevatore che appiccava incendi alla macchia mediterranea sui Monti Nebrodi. L'uomo è stato identificato, dopo un pedinamento, come Antonino Galati Giordano, residente a Tortorici, in provincia di Messina, classe 1965, già noto alle Forze dell'ordine.
Nel tardo pomeriggio di sabato, i militari della Stazione Carabinieri di Floresta, durante un servizio di controllo del territorio finalizzato alla prevenzione e repressione del reato di incendio boschivo, hanno notato un incendio in Contrada Monte Cufali del Comune di Raccuja. Vedendo che nei pressi dell’incendio vi era un fuoristrada e un uomo camminare a piedi, hanno proceduto ad osservarne i movimenti: l’uomo ogni tanto si fermava e, dopo che ripartiva, si notavano nuovi focolai che si generavano proprio nel punto in cui l’uomo si abbassava e ripartiva a piedi seguito dal fuoristrada. Focolai che da lì a poco si andavano man mano sviluppando in incendi. I Carabinieri della Stazione di Floresta, hanno immediatamente bloccato l’uomo e il veicolo che lo seguiva, controllandoli. noto alle Forze dell’Ordine. Nel corso della perquisizione sono stati rinvenuti e sequestrati un accendino, una ricarica di gas per accendini ed un recipiente contenente benzina che erano occultati sul fuoristrada. I Carabinieri hanno subito allertato il dipartimento dei Vigili del Fuoco di Patti, il Distaccamento del Corpo Forestale di Floresta per intervenire sui luoghi teatro dell’incendio. Le fiamme hanno interessato e distrutto circa 3 ettari di macchia mediterranea insistente in area protetta del parco eolico, provocando ingenti danni non quantificabili. Galati Giordano è stato arrestato per il reato di incendio boschivo. Lo stesso, dopo le formalità di rito, su disposizione del Magistrato di turno presso la Procura della Repubblica di Patti, è stato tradotto presso la propria abitazione a Tortorici in regime di arresti domiciliari. In data odierna l’arresto è stato convalidato dal GIP presso il Tribunale di Patti che ha disposto la misura degli arresti domiciliari presso la propria abitazione. Una costante collaborazione tra Forze di Polizia e cittadini che collaborano segnalando tempestivamente gli illeciti consentirebbe di beccare gli autori degli incendi in flagranza di reato (per il reato di incendio boschivo la pena prevista è la reclusione da 4 a 10 anni) ed aiuterebbe sicuramente nel monitoraggio delle zone più a rischio.