Il seminario "Bulli di sapone" durato due giorni, è stato organizzato dall'istituto comprensivo di Francavilla diretto dalla professoressa Angela Mancuso con la collaborazione della Fidapa e il patrocinio del comune. Il tema dibattutto è stato il cyberbullismo. All'evento hanno preso parte il dirigente scolastico, Angela Mancuso, Maria Teresa Guidotto, presidente della Fidapa locale, il sindaco del comune ospitante, Lino Monea e il relatore Francesco Pira, docente di comunicazione e giornalismo dell'università di Messina. Sono stati coinvolti i giovani studenti in un percorso formativo per analizzare le conseguenze del bullismo che si consuma in rete, per renderli maggiormente consapevoli dei rischi che incontrano sul web.

"Il seminario - ha sottolineato la dirigente scolastica Angela Mancuso - consente, ad organismi come il nostro, di dare il proprio contributo a docenti e genitori per combattere un fenomeno ormai amplificato dai social media e dalla tecnologia a disposizione e, nel contempo, di innovare il modo di fare scuola nell'ambito di una realtà tecnologica che evolve in maniera frenetica. La scuola, infatti, deve essere responsabile della qualità delle attività educative ed impegnata a garantirne l’adeguatezza alle esigenze culturali e formative degli alunni. Di fronte alla complessa relazione nativi digitali – social network il coinvolgimento della scuola deve essere sistemico, non sull’onda dell’emergenza, ma espressione dell’intenzionalità educativa, collegiale e condivisa".

“Si tratta di un fenomeno in crescita e che le aggressioni hanno risvolti anche nella vita offline. È importante educare ed oggi più che mai educare anche ai media", sottolinea il primo cittadino Lino Monea.

"Promuovere lo sviluppo della competenza mediale, favorire un uso critico e in sicurezza delle nuove tecnologie unitamente a una serie di attività di sensibilizzazione e di contrasto è prioritario. - rimarca il professore Pira - Aiutare i nativi digitali a concettualizzare e preservare la propria reputazione virtuale, facendo loro capire che quando sono online mettono in gioco la propria identità potenziale, che è emanazione della loro identità reale, dei loro valori è il miglior approccio open source e cooperativo per migliorare i task cognitivi di ognuno di loro".

Erika Oppedisano