Cronaca
Casa Serena, quale futuro per gli ex lavoratori
Emilia Barrile chiede all'Amministrazione un cambio di passo per tutelare il personale rimasto inoccupato dal maggio 2015
- 09/03/2017redazione
I bandi per i servizi sociali sono pronti, ma gli ex lavoratori di Casa Serena continuano ad aspettare. Allora ci pensa il presidente del Consiglio comunale, Emilia Barrile, a riaccendere i riflettori sulla questione. La vertenza di questi ex lavoratori della casa di riposo di Montepiselli finì nel peggiore dei modi, vale a dire con il licenziamento avvenuto l’1 maggio 2015. L’Amministrazione non si mostrò affatto disinteressata alle loro sorti, anzi, l’ex assessore ai Servizi sociali Mantineo, già nel marzo di quell’anno, aveva prodotto un atto d’indirizzo di Giunta affinchè il dipartimento producesse degli atti per la realizzazione del servizio di segretariato sociali in favore degli anziani, inserendo la clausola di impegno per gli Enti aggiudicatari di utilizzare, per lo svolgimento dei servizi, il personale impiegato a Casa Serena risultato in esubero al momento della contrazione dei posti disponibili al ricovero degli anziani della città.
Atti che erano stati prodotti grazie all’impegno dell’ex assessore, del presidente del Consiglio comunale Barrile e delle sigle sindacali. I fondi erano stati trovati, ma da quella data sono cambiati l’assessore e il dirigente del dipartimento.
Emilia Barrile si chiede "che ruolo avranno gli ex lavoratori di Casa Serena nell’ottica dei nuovi bandi, sperando che alle rassicurazioni dell’assessore, Santisi, possano seguire i fatti. Alla luce di quanto brevemente riassunto si chiede lo stato dell’arte dell’importante concertazione sia rispetto la creazione del Centro sociale per Anziani, che avrebbe dovuto colmare un vuoto considerevole nei servizi sul territorio, sia riguardo la promessa collocazione dei sette lavoratori inoccupati e non più fruitori degli ammortizzatori sociali.
Conoscendo la particolare sensibilità di questa Amministrazione verso le fasce deboli della nostra città e la definizione, come suo primo obiettivo gestionale, di favorire opportunità eque e solidali per ciascuno con soluzioni condivise dalle varie parti sociali, si attende un efficace riscontro”.