E' forse l'emblema della scarsa attenzione in tema di sicurezza stradale o più semplicemente dell'approssimazione che ormai attanaglia la città. Tutti la vedono, nessuno interviene, eppure si trova nella centralissima via La Farina, non in un villaggio di periferia qualsiasi. Par condicio? Niente affatto, solo superficialità degli organi competenti, una sorta di menefreghismo che blocca qualsiasi intervento, persino la messa in sicurezza di una botola, probabilmente ceduta per il peso dei tanti mezzi pesanti cher attraversano e congestionano la città peloritana.

Una transenna messa alla rinfusa ed una rete arancione (come si vede nella foto) delimitano l'area in questione, nessun cartello segnala il pericolo, nessuna segnalazione luminosa presente per le ore notturne, tanto i messinesi la "conoscono" da oltre un mese. Chi non la "conosce" o fa finta di non conoscerla sono gli addetti alla manutenzione delle strade. Non servirebbero tanti soldi per riparare il danno, tra l'altro la città usufruisce dei fondi Ecopass, la tassa che viene fatta pagare a chi varca lo Stretto ed i cui proventi sarebbero anche destinati alla "cura" delle strade.

Basterebbero poche centinaia di euro per sistemare la botola-killer, non si tratta di un intervento straordinario bensì di un lavoro di ordinaria amministrazione, probabilmente già risolto anche in un normale condominio, non a Messina dove le cose semplici diventano impossibili da risolvere. Ed allora non resta che "aguzzare" la vista e schivare l'ostacolo, evitando distrazioni che potrebbero essere fatali. Il pericolo è dietro l'angolo, anzi sul rettilineo di via La Farina...