Politica
Il j'accuse di CapitaleMessina sul Prg segreto
"Condivisione dal basso, trasparenza, "Open Data. Parole, parole, parole”. CapitaleMessina scrive il documento siglato dal presidente Falzea e dal portavoce Salmeri contro la mancata elasticità rispetto agli atti della variante "salvacolline"
- 10/03/2017Marcella Ruggeri
E’ lo strumento urbanistico più importante degli ultimi anni, ma Palazzo Zanca fa resistenza e si oppone al principio di trasparenza degli atti della Pubblica Amministrazione con contorcimenti burocratici e capitomboli normativi. Si tocca un punto critico definendo la Variante al Piano Regolatore Generale, un tema che interessa tavoli tecnici, specialisti, ambientalisti e comunità per intero per le ripercussioni che l’edilizia avrà su questo territorio. CapitaleMessina ci fa già duro con la gestione accorintiana ed esordisce: "Condivisione dal basso", "trasparenza", "Open Data". Parole, parole, parole.
“E poi la trasparenza si perde in un bicchier d’acqua - lascia intendere - quando è necessario deliberare, dopo anni di gestazione a causa dell'inerzia ed inefficacia dell'Amministrazione. Il documento siglato dall’architetto Falzea nonché presidente dell’Associazione e dal portavoce Gianfranco Salmeri vuole raccontare come stanno realmente le cose (ovviamente dal loro prospettiva).
“A chi desidera conoscere il contenuto del provvedimento – ironizza CapitaleMessina - detto anche "salvacolline si oppone un deciso "niet": gli atti sono secretati. In risposta alle legittime rimostranze di professionisti, consiglieri comunali, cittadini, che si richiamano alle norme europee e nazionali che garantiscono il dovere di trasparenza delle pubbliche amministrazioni, l'Amministrazione resiste opponendo il parere di una circolare del 2015 dell'assessorato regionale al Territorio. Il Dirigente regionale responsabile sconfessa la Giunta comunale dichiarando quella circolare superata e invalidata da una successiva del 2016. Bene, tutto chiarito? Si ripristina il diritto dei cittadini all'accesso agli atti? No, non sembra così. Infatti l'assessore al ramo De Cola, in un comunicato stampa, ribadisce la posizione dell'Amministrazione sostenendo che gli atti del Prg rimangono secretati tranne che per i consiglieri ed i cittadini potranno conoscerli solo dopo l'approvazione del Consiglio Comunale".
Il resoconto di Falzea e Salmeri continua: "Il delegato di Giunta invita a non frapporre ostacoli che facciano perdere ulteriore tempo per l'approvazione della "Variante". All'assessore vorremmo replicare che non è certo un bell'esempio di democrazia quello di precludere ai semplici cittadini la possibilità di partecipare al dibattito sull'approvazione del più importante strumento urbanistico; e vorremmo, inoltre, suggerirgli che la partecipazione democratica non è mai una perdita di tempo! Ricordando, oltretutto, quanto tempo si è perso, invece, per la irragionevole resistenza dell'assessore stesso a richiedere la VAS alla Regione. A questo punto da cittadini chiediamo chiarezza su questi temi, ma non all'assessore perché non ci interessano ulteriori bizantinismi tecnici, ma al responsabile politico della Giunta, ovvero Renato Accorinti. Condivide il Sindaco della città questa ingiustificata volontà di negare ai cittadini il diritto alla conoscenza di atti di interesse generale? E se condivide, ce ne spieghi le motivazioni politiche! Perché a questo punto due sono le possibilità: o l'Amministrazione insiste a voler mantenere il Prg segreto per qualche interesse, ma questo non vogliamo pensarlo, o per precisa scelta politica. Tertium non datur!"
Marcella Ruggeri