Fervono i preparativi per la  città di Taormina che a breve, in occasione del G7, che avrà luogo il 26 e il 27 maggio, diventerà  palcoscenico del mondo.

In quell’occasione le delegazioni saranno invitate a visitare le opere degli artisti di spicco del Futurismo italiano e la "Tavola Lucana" di Leonardo Da Vinci. In preparazione dell'evento, infatti, è già stata allestita, all'interno dell'ex chiesa del Carmine, la mostra dal titolo "Il Futuro sopravvenuto", che espone le opere di artisti di spicco del futurismo italiano, come Giacomo Balla, Gino Severini, Umberto Boccioni, Luigi Russolo, Carlo Carrà, Mario Sironi, Ivo Pannaggi, Enrico Prampolini, Fortunato Depero, Bruno Munari, Anton Giulio ed Arturo Bragaglia.

Presentate 70 opere importanti della collezione Futur-Ism, della Collezione Ventura, della Collezione Trust Aletta e Fondazione Cirulli. L'importante "Complesso plastico colorato di frastuono + Velocità" di Giacomo Balla, opera riprodotta anche nel Manifesto "ricostruzione dell'universo" del 1915 costituisce il nucleo principale della mostra. Verranno esposti manifesti, prime edizioni firmate del manifesto futurista di Marinetti, abiti futuristi e un'installazione sonora con l'intona rumori di Russolo.

Arriverà poi a Taormina il 24 maggio, appositamente per il G7 e sarà esposta nella cripta dell'ex chiesa del Carmine, la "Tavola Lucana" di Leonardo Da Vinci, un pannello di 60 x 44 cm rappresentante l'autoritratto del grande artista italiano. Il dipinto è stato rinvenuto dallo stesso Barbatelli nell'ambito di una raccolta privata salernitana nel 2008.

La "Tavola Lucana" è stata indagata dal Reparto di dattiloscopia preventiva dell'Arma dei carabinieri e dall'Università di Chieti che, oltre allo studio morfologico, hanno scoperto tre impronte di cui una compatibile con l'unica impronta digitale del maestro di Vinci, recuperata nelle ombreggiature dei grani di ebano della collana della Dama con l'Ermellino, il capolavoro di Leonardo oggi a Cracovia. Dopo circa cinque secoli, col recupero di questo dipinto, si è finalmente ricostruito il volto del genio che nulla sembrerebbe a che fare col celebre ritratto di vecchio della Biblioteca Reale di Torino.

Comincia con questi eventi, dunque,  la magica  stagione  della Perla dello Ionio, che si riconferma ancora una volta centro della cultura italiana nel mondo.