Cronaca
Cittadini costretti a pulire loro condomini. Messinambiente non ne ha competenza
Al villaggio Annunziata privati hanno dovuto imbracciare rastrello e cesoie per rendere vivibili i loro complessi. La società di rifiuti non può intervenire perché il costruttore non ha ceduto al Comune il terreno che ricade su strada pubblica
- 12/03/2017Marcella Ruggeri
Da certi luoghi la società di Palazzo Zanca, incaricata della raccolta e smaltimento di rifiiuti, non passa. Messinambiente Spa, in queste palazzine private, non può intervenire con le sue funzioni ordinarie. Non ne ha la competenza.
Descriviamo la vicenda di alcuni condomini dei complessi "Elleblu" e "Gazzella", residenti in Contrada Conca D'Oro, davanti al Liceo Basile, che hanno organizzato da questa mattina alle 9, di buona lena, la pulizia e scerbatura straordinaria delle "loro" 2 grandi aiuole. La stessa operazione è stata eseguita l'anno scorso e due anni fa. Questi edifici sarebbero localizzati materialmente su strada quindi comunali ma, invece, al Dipartimento Patrimonio risultano privati perché la ditta Vitale che le realizzò 30 anni fa, insieme alle cooperative, cadendo in disgrazia, non le ha cedute all'Amministrazione.
Una volta fallito e deceduto il proprietario dell'impresa, non è stato più possibile rivalersi sulle autorità del Municipio. Non si può dunque dare torto a Messinambiente e pretendere una sua azione di igiene pubblica. I cittadini che vivono in questo comprensorio puliscono da sé il terreno su cui devono tranesitare da anni. Onore al merito a chi fa da sè senza aspettare le istituzioni, imbracciando attrezzi da giardiniere quali rastrello e cesoia per estirpare e spazzare le sterpaglie e l'erba secca.
Il consigliere della V Circoscrizione Francesco Mucciardi ha pressato sui dirigenti della società chiedendo almeno che portasse e sistemasse un cassone scarrabile per permettergli di buttare quanto venisse scerbato. Questo desiderio è stato soddisfatto. Il rappresentante di Cambiamo Messina dal basso si è recato in questa sede per dare una mano con qualche altro collega.
Marcella Ruggeri