ACR
Casertana-Messina. Le pagelle biancoscudate
Berardi è una sicurezza, nella retroguardia quasi impeccabile spicca Maccarrone. Nulla cosmico a centrocampo con un Da Silva sciupone e Musacci da rosso, si salva Mancini il guastatore. L'attacco non punge
- 13/03/2017redazione
Promossa una fase difensiva che parte dal trequartista-guastatore Mancini. Berardi più affidabile del vicino di casa che conosci da una vita, Maccarrone continua a crescere, difende con autorevolezza e con un pizzico di precisione in più avrebbe anche siglato il gol vittoria. A centrocampo stonano le prestazioni anonime di Sanseverino e Da Silva (troppo ghiotta l'occasione sciupata nel primo tempo dal brasiliano) e soprattutto l'espulsione suicida di Musacci: fortunatamente non si è ripetuta la tragedia del derby con il Catania ma Lucarelli starà iniziando a pensare seriamente che al primo giallo sia un obbligo chiamare il cambio. In avanti tanto sacrificio ma mancano le idee, positivo l'inserimento in corso di Madonia.
BERARDI 7 Autentica sicurezza tra i pali. La Casertana non crea grossi pericoli ma si fa sempre trovare pronto quando viene chiamato in causa. Strepitoso l’intervento in tuffo che nega la gioia del gol a Ciotola.
GRIFONI 5.5 I campani, specie nella parte iniziale del match, spingono spesso sulla sua corsia di competenza, questo ne limita la spinta. Qualche piccola sofferenza.
DE VITO 6.5 Gioca d’anticipo e annulla tutte le offensive che passano dalle sue parti, c’è un motivo se è stato l’oggetto del desiderio di mezza Lega Pro durante il mercato invernale.
REA 6.5 Fisico ed esperienza, Berardi viene ben protetto.
MACCARRONE 7 Con il compagno di reparto dà vita ad una diga insuperabile, domina sulle palle alte e anche in avanti potrebbe far male: recrimina per una trattenuta in area di Rajcic e nel finale sfiora anche il gol vittoria.
SANSEVERINO 5.5 Prestazione piuttosto anonima. Nella ripresa viene adattato nel tridente ma non è il suo match, lascia spazio a Madonia. (Dal 72’ MADONIA 6 Una conclusione da fuori a giro che meriterebbe maggior fortuna, prende qualche fallo utile e determina l’espulsione di Lorenzini che ristabilisce la parità numerica).
MUSACCI 4 Un’ingenuità non da capitano. La prima ammonizione attribuitagli per proteste poteva senza dubbio essere evitata. Il rosso guadagnato nel finale espone i suoi compagni ad un pericoloso assalto finale dei padroni di casa, fortunatamente smorzato.
DA SILVA 5 Diverse palle perse a centrocampo, dal brasiliano ci si aspetterebbe più iniziativa e un maggior numero di inserimenti. Forse un po’ sfortunato per un cattivo rimbalzo, ma il suo colpo di testa alla mezz’ora doveva essere certamente indirizzato in rete.
MANCINI 6 Gara di grande sacrificio, mette alle strette Rajcic svolgendo al meglio il ruolo di primo guastatore della manovra disegnata da Tedesco. (Dal 60’ FORESTA 6 Acciaccato fisicamente, dà corsa e ossigeno preziosi nelle battute conclusive del match. Non emerge nel nulla cosmico del “Pinto”).
MILINKOVIC 5.5 Tanto pressing in avanti, il giovane fantasista mette in campo la consueta generosità ma non riesce mai a far male alla retroguardia avversaria. Non vede la porta, serve un buon pallone che Da Silva non riesce a concretizzare in gol.
ANASTASI 6 Fa valere i suoi centimetri dominando la battaglia aerea con i dirimpettai campani. Guadagna un’infinità di calci di punizione e svolge con lode la funzione di centravanti-boa facendo salire la squadra. Poco servito in area, non riesce a impensierire Ginestra. (Dal 81’ CAPUA S.V. Chiamato a dar equilibrio in mezzo dopo l’espulsione di Musacci).
Paologiorgio Vinci