Ancora schermaglie fra Ardizzone e Fiumefreddo. "L'Assemblea regionale siciliana viene rappresentata come un coagulo di criminali che non vuole ricapitalizzare Riscossione Sicilia chissà per quali motivi. Io a tutto questo non ci sto. C'è un condizionamento dell' Assemblea, si è avviata una campagna mediatica che non mira a risolvere i problemi di Riscossione Sicilia: non lo dico io ma i sindacati". Lo ha detto il presidente dell'Ars, Giovanni Ardizzone, davanti alla Commissione parlamentare Antimafia, puntando il dito contro l'amministratore di Riscossione Sicilia, Antonio Fiumefreddo.

"Io posso concepire che l'avvocato Fiumefreddo, venga in Commissione Antimafia con atti secretati ma non si fa il giro di tutte le trasmissioni televisive, questa è una antimafia di facciata, è voler trarre un beneficio di tipo politico: se sono amministratore non ho bisogno di sbandierare ai quattro venti quello che ho fatto. Si vuole fare carriera politica mentre bisognava fare un disegno strategico che non è stato fatto dal governo regionale", ha proseguito.

La dichirazione della Bindi

"Le relazioni dell'avvocato Antonio Fiumefreddo e del Presidente dell'Ars Giovanni Ardizzone sono sicuramente due audizioni che non potranno che essere interessanti, soprattutto sotto il profilo della nostra inchiesta sull'antimafia".

Lo ha detto la Presidente della Commissione nazionale antimafia Rosy Bindi, al termine dell'audizione del Presidente dell'Assemblea regionale siciliana, Giovanni Ardizzone sul caso Riscossione Sicilia.

"Perche' io credo che dobbiamo - prosegue Bindi - combattere la mafia, ma dobbiamo essere anche molto avvertiti nell'uso della lotta alla mafia per altri fini e per altri obiettivi".