"La baia di Isolabella va riorganizzata per renderla maggiormente fruibile". La richiesta arriva dall'associazione "Isolabella mare nostrum", presieduta da Francesco Cacopardo. E' emerso da un interessante convegno che si è svolto in un noto albergo di Giardini. Ricca la partecipazione di esperti e conoscitori di una delle zone più belle della costa di tutto il Mediterraneo tra cui: Pippo Currenti, Salvo Cilona, Carmelo Giardina, Anna Abramo, Roberto Arizzi, Giacomo D'Arrigo, Pinuccio Composto, Nino Moschella, Giovanni Aucello ed Enzo Castelli. È stata considerata interessante la intensa digressione storica di Eddy Tronchet, uno dei promotori della tutela della zona attorno all'isolotto simbolo di Taormina.

"Numerose sono le richieste che abbiamo posto al tavolo della discussione - ha affermato Francesco Cacopardo - come ad esempio quella di bloccare il numero delle licenze di "diving" o noleggio e locazione delle barche. Troppa gente si improvvisa barcaiolo o subacqueo, senza avere necessaria esperienza e conoscenza che garantisce sicurezza a chi vuole dedicarsi alla visita della nostra bella baia.

Vogliamo vietare la pesca dalla zona di capo Taormina fino a capo Sant'Andrea, questo perché è molto diffuso il fenomeno del bracconaggio. Sarebbe importante attuare il divieto di ancoraggio delle imbarcazioni nelle due anse della baia e la contestuale collocazione di gavitelli di ancoraggio. Questa attività eviterebbe la distruzione dei fondali e si tratterebbe la salvaguardia la posidonia oceanica, pianta acquatica endemica. Vogliamo che sia interdetta alla navigazione una porzione della zona detta "Trabesi" per lasciarla ad esclusivo uso dei bagnanti.

L'Istituzione di un'area marina protetta rimane, comunque, l'obiettivo primario e non solo una riserva naturale orientata che è già istituita nella zona a terra". Un progetto questo a largo raggio che non potrà essere messo in atto per questa stagione turistica ma il sodalizio vuole porre le basi per il futuro di Isolabella. Si è registrata alla riunione una grande partecipazione di pubblico anche perché la zona a mare è la più amata della fascia costiera taorminese. Adesso verrà affrontata la questione relativa all'organizzazione dell'estate.

Il piano rimane quello di realizzare al più presto i corridoi di lancio per le imbarcazioni. Ben poca cosa rispetto a quello adesso richiesto contenuto in un documento da ben quindici punti. Certo si dovrà pensare adesso ad organizzare una zona che rappresenta tra i punti di maggiore attrazione della cittadina turistica.

Mauro Romano