Si allarga a macchia d’olio il caso di dirigenti in servizio presso Asp e aziende sanitarie messinesi che non sarebbero in possesso dei titoli richiesti dalla legge. E dopo la vicenda di Michele Vullo, finito al centro di un esposto depositato dai sindacati Uil-Fpl e ANAAO-ASSOMED, alle Procure di Messina e Palermo, ecco spuntare il presunto caso di Daniela Costantino, direttore amministrativo dell’Asp di Messina.

La posizione della dirigente recentemente è finita al centro di una recente interrogazione della parlamentare del M5S, Valentina Zafarana. Lo scorso anno la questione finì anche alla Camera dei deputati grazie ad una interrogazione del pentastellato Villarosa. La messinese del M5S ha chiesto chiarimenti sui titoli in possesso dalla Costantino per assumere l’incarico di direttore amministrativo. All’atto parlamentare è seguita la risposta dell’assessorato alla Salute, Baldo Gucciardi, sulla base delle indicazioni fornite dal manager dell’Asp di Messina, Gaetano Sirna.

Lo stesso manager avrebbe attestato che la posizione della Costantino è perfettamente in regola. Ma a quanto pare la ricostruzione della carriera non tiene conto del “vulnus” dei 5 anni maturati nella posizione dirigenziale. La notizia della presunta mancanza di titoli da parte della Costantino, a quanto pare, viene sussurrata negli ambienti sanitari messinesi. Una vicenda che sarebbe analoga a quella del dg del Papardo, Michele Vullo. La questione della Costantino e quella di altri dirigenti della Sanità messinese, sarebbe anche approdata alla Commissione parlamentare Antimafia.

La Costantino nel 1994 vince un concorso con la qualifica di “collaboratore amministrativo” all’Usl n. 40 di Taormina, ma dopo un anno passa alle dipendenze dell’Usl n. 5 di Messina a seguito; nel novembre 2002 ottiene il cambio di qualifica per concorso diventando dirigente amministrativo presso l’Usl n. 5; il manager Poli lo stesso giorno del cambio di qualifica le conferisce l’incarico di dirigente di fascia B “Controllo di gestione” (si tratta di una Struttura semplice”. A questo punto, dopo soli 4 anni (e non cinque come prevedeva la normativa), la Costantino viene nominata direttore amministrativo all’azienda sanitaria di Palmi (nello stesso periodo si mette in aspettativa a Messina). Ciò che viene contestato alla dirigente è proprio questo passaggio in Calabria, dove la stessa Costantino rimane fino a giugno 2009 con un passaggio anche all’azienda sanitaria Locri. Poi il rientro in servizio a Messina dopo avere goduto dell’aspettativa prevista per legge.

Il 22 aprile del 2014 (commissario Manlio Magistri), la dottoressa Costantino viene nominata direttore amministrativo dell’Asp, ruolo che ricopre ad oggi.