La Betaland è pronta a ricevere domenica, alle 18.15, la Pasta Reggia Caserta per quella che si prospetta come una grande domenica di pallacanestro. Nella conferenza di presentazione della gara coach Di Carlo ha mostrato determinazione e la sua voglia raggiungere grandi risultati è manifesta anche nei suoi ragazzi, come testimoniano le parole in conferenza del giovane Stojanovic.

Le parole di Coach Di Carlo: «È una bella opportunità per concentrarci solo su noi stessi. Dobbiamo provare ad incidere sulla nostra prestazione, sulla nostra determinazione. Domenica alle 20.15 dovremo avere 28 punti in classifica ed essere più vicini al traguardo dei playoff. Come abbiamo fatto l'anno scorso, anche quest'anno ci piace andare per gradi.

Adesso il primo obiettivo sono i playoff. Per noi raggiungere i playoff significa realizzare un sogno, raccogliere i frutti di un anno di lavoro con l'idea di continuare a crescere e a migliorare. La partita contro Caserta ci offre questa opportunità, per questo motivo è una partita delicata. I nostri successi sono stati sempre frutto dell'unità tra squadra, club, ambiente, noi domenica dobbiamo essere tutti insieme, compatti e carichi di energia per arrivare domenica sera a 28 punti. Voglio fare un appello a chi verrà al palazzetto: “Siate carichi a palla”.

Avere tutto l'ambiente che ci sostiene è determinante in questo momento della stagione. Poi possiamo parlare di tutto quello che vogliamo, ma senza i due punti di domenica non abbiamo fatto niente. Non so esattamente che margini di miglioramento ha questa squadra. Io so che questa squadra ha potenzialità e margini di crescita. È un mix di veterani e giovani, vedere i progressi di Stojanovic e Laquintana, ma anche Iannuzzi ad esempio, ci fa ben sperare e ci indica che il lavoro è stato fatto con profitto. Il mio compito è spingere questa squadra a credere sempre di più in se stessa.

Dobbiamo rispettare i nostri avversari e dare in campo tutto quello che abbiamo in corpo. Mi ero fissato dei piccoli traguardi in questa stagione. Vincere 5 delle prime 10 partite, poi arrivare alle final eight, dopo le prime venti partite ci giochiamo i playoff, iniziamo la terza parte di stagione con 2 vittorie su 2. Ora c'è Caserta, i nostri successi al PalaFantozzi sono stati importantissimi in questa stagione, i due punti che dovremo conquistare domenica sono fondamentali. Ringrazio chi viene sempre al palazzetto, dall'altra parte, guardando avanti, mi piacerebbe creare l'humus per quello che sarà il domani.

Ci sarà tempo e modo di affrontare questi ragionamento. Mi aspetto domenica grande entusiasmo, grande pubblico, questa settimana siamo andati in diverse scuole, il pubblico giovane è quello al quale ci rivolgiamo, l'energia dei giovani in questo momento ci serve per accendere ancora di più il palazzetto per lottare contro Caserta. Per quanto riguarda il mercato Peppe è collegato con tutto il pianeta terra, prenderemo il miglior giocatore possibile in base alle nostre possibilità. Cerchiamo di stare coi piedi per terra, il nostro obiettivo oggi è vincere contro Caserta.

Vojislav Stojanovic: «Questa squadra può ancora migliorare perché siamo un gruppo intelligente, i margini di miglioramento sono ancora molto alti. Con Caserta sarà una delle gare più difficili secondo me, il fatto che è partito un giocatore come Sosa ha reso l’incontro più duro perché chi giocherà avrà sicuramente grande motivazione per dimostrare che si può vincere anche senza Sosa.

Non sarà facile, dovremo farci trovare pronti. Quante sono le possibilità che arriviamo tra le prime otto e quante che arriviamo tra le prime quattro? Non lo so. Io credo che abbiamo grandi possibilità di disputare i playoff. Finire tra le prime quattro del campionato è difficile, ma nulla è impossibile secondo me.

Avete visto il Leicester l’anno scorso? Perché non può succedere anche a noi? Possiamo battere chiunque se giochiamo bene e lavoriamo duro. Nessuno di noi in questo gruppo pensa alle statistiche, siamo uniti e c’è più chimica tra noi rispetto allo scorso anno. Coach Di Carlo è stato molto importante per la mia crescita. Se ho un altro papà qui? Può darsi, ma questo è più duro del mio in Serbia (ride, ndr)».