Una partenza col botto e il punto esclamativo nel finale bastano al Messina per regolare un Taranto quasi non pervenuto al Franco Scoglio. Biancoscudati assoluti padroni dell’incontro sin dai primi minuti con i gol messi a segno da Anastasi al 3’ di tacco e da Foresta al 9’, entrambi su invenzioni di Da Silva, il migliore in campo. I padroni di casa sprecano più volte la palla del KO con Milinkovic e Capua, ne approfittano in parte i rossoblù riaprendo temporaneamente la gara con Emmausso, prima della definitiva rete di Milinkovic al 90’ che chiude i giochi.  Vittoria e bel gioco, l’Acr affossa una diretta concorrente e fa un altro passo importante verso la permanenza nella categoria.

La cronaca del match

Start fulminante: Pronti via al 3’ minuto Anastasi porta in avanti subito il Messina con un pregevole colpo di tacco che concretizza al meglio il passaggio servito dal fondo da Da Silva: il brasiliano si è involato sulla corsia di destra, ha saltato l’avversario e ha servito sul primo palo il centravanti ex Catania che ha insaccato alla maniera dei più noti Hernan Crespo e Amantino Mancini.

Il Taranto prova a reagire ma alla prima occasione utile viene colpito in contropiede con Mancini che recupera palla al limite dell’area e lancia Da Silva: il centrocampista sudamericano è velocissimo, penetra centralmente e regala un filtrante splendido per l’accorrente Foresta, che taglia l’area e batte con un colpo sotto Maurantonio. All’8’ biancoscudati sono già due gol in avanti. Per i pugliesi il match si mette in salita, Magnaghi prova ad incoraggiare i suoi, la sua bomba lambisce la traversa. Autentico crack della prima frazione insieme a Da Silva, autore del secondo gol, Foresta, il quale va vicino alla doppietta, la sua girata viene deviata in corner tempestivamente da Altobello. In gran forma anche Milinkovic, il franco-serbo ci prova dalla distanza ma il tiro non prende il giusto giro e termina ampiamente a lato, così come il tentativo successivo dell’ex Maiorano per gli ospiti. Al 30’ decisivo Berardi: il portiere biancoscudato in tuffo con la mano destra riesce a neutralizzare in due tempi l’ottima conclusione dal limite di Magnaghi, l’unico dei rossoblù a tentare di riaprire la gara. Poco dopo, gioco di gambe sulla sinistra di Milinkovic che attira su di sé due uomini e scarica per Sanseverino, il suo schiacciato si spegne sul fondo sotto lo sguardo del portiere pugliese. Nel finale della prima frazione c’è spazio per la punizione da posizione favorevole calciata fuori da un altro ex, Stendardo, e soprattutto per il palo colto da Anastasi: sulla respinta Milinkovic potrebbe ribadire in rete, equilibrio precario lo induce all’errore. Messina assoluto padrone del campo nei primi 45’.

Il secondo tempo si apre con ancora il talento di Da Silva che incanta il “Franco Scoglio”: al bacio il lancio per Milinkovic al quarto d’ora, il dieci peloritano a tu per tu con Maurantonio, spreca calciando centralmente. Di tanto in tanto si porta in area avversaria anche la compagine ospite: Uno svarione di Grifoni favorisce il neo entrato Emmausso, tiro a giro fuori di poco. Quante sportellate in area, Anastasi lotta da guerriero con la retroguardia avversaria e calcia alto un diagonale da posizione fin troppo defilata, la curva sud ne apprezza il sacrificio e lo rincuora con nuovi applausi. Forte del rassicurante divario che lo favorisce, il Messina in campo mette in mostra tecnica e bel gioco, sugli scudi Foresta, che apparecchia ancora per Milinkovic (il francesino perde il tempo per la conclusione sulla pressione di Balzano) e Da Silva, troppo veloce la palla per Capua. Al 35’ il Taranto produce la più pericolosa occasione da gol con Emmausso, tiro dal limite che accarezza quasi il palo con Berardi battuto ma graziato. Milinkovic dopo diversi errori sotto porta prova a farsi perdonare al 40’, supera un paio d’avversari in dribbling e serve Capua, che incredibilmente, calcia altissimo dagli undici metri. Gol sbagliato gol subito, vecchia ma sempre valida legge del calcio perché al 41’ a sorpresa il Taranto riapre il match: Colpo di testa di Cobelli in area piccola, Berardi respinge ma sulla ribattuta Emmausso segna in rovesciata, 2-1. Neanche il tempo di poter concedere l’eventuale assalto finale agli avversari che il Messina mette il punto esclamativo sull’incontro con Milinkovic. Il giovane scuola Genoa si getta sul pallone solo appartenente perso, lanciato lungo da Capua solo apparentemente, anticipa l’uscita di Maurantonio e firma al 90’ il 3-1. Il risultato non varia nei 4 minuti concessi dal direttore di gara, il Messina strappa i tre punti con una grande prestazione, contro la diretta concorrente.

MESSINA-TARANTO 3-1

3’ Anastasi, 9’ Foresta, 87' Emmausso, 90’ Milinkovic

MESSINA (4-3-1-2): Berardi; Grifoni, De Vito, Rea, Maccarrone; Sanseverino (Dall’82’ Palumbo), Mancini (Dal 66’ Capua), Da Silva; Foresta (Dal 90’ Bruno); Milinkovic, Anastasi. Panchina: Russo, Benfatta, Akrapovic, Ciccone, Ferri, Palumbo, Saitta. All. Lucarelli.

TARANTO (4-3-3): Maurantonio; De Giorgi (Dal 62’ Balzano), Som, Altobello, Stendardo; Lo Sicco, Guadalupi (Dal 33’ Cobelli), Maiorano; Viola, Magnaghi, Potenza (Dal 56’ Emmausso). Panchina: Cecconello, Contini, Magri, Nigro, Pirrone, Sampietro.

NOTE. Ammoniti: Mancini, Viola, Magnaghi, Rea. Corner: 4-1; Recupero: 1’- 4’.

 

Paologiorgio Vinci