Politica
CapitaleMessina su Atm: Bilanci migliori nel triennio che precede Accorinti
Il Movimento dà battaglia all’Amministrazione questa volta con un documento sui conti dell’Azienda Trasporti, firmato dall’esperto di Finanza Pubblica Paolo Bitto e dal portavoce del Movimento Gianfranco Salmeri
- 19/03/2017redazione
“A Palazzo Zanca si citano continuamente, come esempio delle buone capacità di questa Amministrazione, i risultati dell’azienda del pubblico trasporto cittadino. In pratica è l’ATM il fiore all’occhiello di questa Giunta comunale. Ma è veramente così?” A segnalarlo è il gruppo di CapitaleMessina che è andato a curiosare nei bilanci dell’ATM per vedere come stanno le cose e a scrivere un documento firmato dall’esperto di Finanza Pubblica Paolo Bitto e dal portavoce del Movimento Gianfranco Salmeri.
“L’Amministrazione, per vincere facile - relaziona CapitaleMessina - , usa confrontare i dati degli ultimi anni (2014 e 2015) con quelli del 2013, cioè il primo anno della gestione Accorinti, che è l’anno con i peggiori risultati in assoluto. Millantando in tal modo performance favorevoli. Se invece proviamo ad analizzare i tre anni precedenti alla squadra del sindaco e cioè il triennio 2010/2012, confrontandone i dati con quelli del triennio 2013/2015 (del 2016 non vi sono ancora dati ufficiali), allora il risultato è totalmente diverso: i dati dell’era Accorinti sono decisamente peggiori”.
“Di fronte al diffuso ed a nostro avviso più che giustificato scetticismo sulle capacità manageriali del primo cittadino -, il Movimento analizza i dati con un metodo di comparazione “a specchio” confrontando il biennio 2011/2015, 2012/2014, 2012/2013. Nel dettaglio delinea le cifre: “Ebbene, per quanto riguarda i risultati economici si rileva che la vendita dei biglietti nel triennio 2010/2012 ha fruttato più denaro rispetto al triennio successivo (nel 2010 euro 2.722.056, nel 2015 euro 2.302.373; nel 2011 euro 2.526.978 nel 2014 euro 1.768.372; nel 2012 euro 2.083.483 nel 2013 euro 1.789.810) tabelle-e-grafici_pagina_2Anche la vendita di “gratta e sosta” ha dato risultati migliori nel triennio 2010/2012 (nel 2010 euro 2.591.394 e nel 2015 euro 2.361.628; nel 2011 euro 2.518.066, nel 2014 euro 2.109.718; nel 2012 euro 2.256.474, nel 2013 euro 2.097.674.). Per quanto concerne i chilometraggi percorsi da autobus e tram nel 2010 si percorrevano complessivamente Km. 3.959.750, nel 2015 Km 3.348.965; nel 2011 Km. 3.066.001 nel 2014 Km. 2.851.608; nel 2012 Km. 2.740.186 e nel 2013 Km. 2.377.760. Quindi, diversamente da quanto raccontato dall’Amministrazione, le performance economiche, ma anche i chilometri percorsi, con un numero di autobus oltretutto quasi triplicato, sono peggiori nell’ultimo triennio rispetto al precedente. Se esaminiamo la situazione patrimoniale con lo stesso metodo, riscontreremo che, per quanto concerne i debiti verso i fornitori, nel 2010 l’azienda presentava una esposizione per euro 11.676.989 mentre nel 2015 per euro 13.948.111; nel 2011 per euro 12.951.386 e nel 2014 per euro 13.667.336; nel 2012 per euro 13.194.938 e nel 2013 per euro 13.574.200. Mentre nel capitolo debiti tributari/previdenziali, nel 2010 l’azienda aveva una esposizione debitoria per euro 16.957.139, nel 2015 per euro 34.400.367; nel 2011, per euro 14.200.295, nel 2014, per euro 25.633.885; nel 2012 per euro 16.531.186 e nel 2013 per euro 22.151.258. Tranne la situazione bancaria, vi è quindi un incremento di tutte le posizioni debitorie nell’ultimo triennio e si rileva particolarmente critica l’esposizione tributaria e previdenziale che genera oneri finanziari notevoli. A tal proposito vorremmo ricordare che uno dei principali motivi che ha spinto l’amministrazione a costituire una nuova società pubblica per la gestione dei rifiuti si deve al fatto che Messinambiente S.p.A. è gravata da notevoli oneri finanziari dovuti alla enorme massa debitoria tributaria e previdenziale. Quindi in sintesi nel primo triennio dell’era Accorinti l’ATM ha incassato generato meno ricavi e percorso meno chilometri, con un numero di mezzi superiore, ed ha accumulato più debiti, rispetto al triennio precedente. E ci piacerebbe capirne il perché. Ed un ulteriore interrogativo nasce dall’analisi della critica situazione finanziaria dell’ATM: è nelle condizioni l’azienda di sopportare il taglio dei trasferimenti dal Comune di Messina nei prossimi dieci anni, come previsto nel piano di riequilibrio, per ben 31.496.700 euro?”.