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Messina-Taranto. Le pagelle biancoscudate
Due assist, velocità e fantasia che incanta il Franco Scoglio: è Da Silva il migliore in campo. Foresta la chiave tattica del match, Milinkovic croce e delizia. Anastasi bello ed efficace: che gol di tacco!
- 20/03/2017redazione
Il trionfo di tutti i reparti. La difesa è solida, il rombo di centrocampo contiene e crea, in avanti arrivano i gol. Sugli scudi Da Silva e Foresta: il brasiliano riscatta il rosso del derby e mette in mostra uno spettacolo di velocità e fantasia che incanta il “Franco Scoglio”, il giovane scuola Crotone è una spina nel fianco per la manovra pugliese e colpisce con le sue incursioni. Milinkovic croce e delizia, Anastasi bello ed efficace: che gol!
BERARDI 6.5 Incolpevole sul gol di Emmausso, chiude bene sui tentativi di Magnaghi e Cobelli. Una sicurezza per i compagni di reparto.
GRIFONI 6 Solita generosità ma con qualche cross sbagliato di troppo. È sulla corsia di sua competenza che il Messina soffre di più.
DE VITO 6 Autorevole, sforna l’ennesima prestazione matura e senza affanni incatenando Viola.
REA – MACCARRONE 6 Attenti, salvo qualche fallo e un giallo, non concedono quasi nulla ai poco pericolosi attaccanti pugliesi.
SANSEVERINO 6 Su di lui Lucarelli in sala stampa: “Ne sentiremo la mancanza quando sarà assente”, l’ex Pisa infatti fa tanto lavoro sporco, rincorre gli avversari, copre le incursioni di Da Silva e concede sempre un appoggio sicuro al play improvvisato Mancini. Un valore aggiunto silenzioso. (Dall’82’ PALUMBO S.V.)
DA SILVA 7.5 Due assist al bacio per mandare in gol Foresta e Anastasi, e se Milinkovic fosse stato più cattivo sotto porta sarebbero stati ben tre. Incursioni sanguinanti e giocate di gran classe, con le sue accelerazioni tra le linee ha messo in crisi per tutti i novanta minuti la retroguardia rossoblù. Definitivamente accantonata la sciocchezza commessa nel derby con il Catania, il sudamericano è stato il miglior in campo.
MANCINI 6.5 Assente Musacci per squalifica, Lucarelli gli affida le chiavi del centrocampo e lui risponde svolgendo dignitosamente la funzione di play così come aveva fatto nella sfida con la Reggina di fine 2016. (Dal 66’ CAPUA 5.5 Milinkovic gli regala l’opportunità di chiudere la pratica, lui calcia altissimo da pochi passi, sprecando in maniera sorprendente. È suo il lancio su cui si piomba il franco-serbo per timbrare il definitivo 3-1).
FORESTA 7 Il mister, con un’intuizione tattica, lo propone nel ruolo di trequartista-guastatore, lui risponde neutralizzando sul nascere la manovra del Taranto e con il colpo sotto a scavalcare il portiere in uscita che vale il 2-0. Con Da Silva, il talento scuola Crotone è stato l’uomo in più, altra grande prestazione dopo quella sfoderata contro il Monopoli. Perfetto per questo ruolo, sarà certamente decisivo nelle ultime otto finali che dividono l’Acr dalla salvezza. (Dal 90’ BRUNO S.V.)
MILINKOVIC 6.5 Croce e delizia, come sempre. Dice di dar l’anima per la maglia, e i fatti gli danno ragione, corre instancabilmente, pressa chiunque tenga palla nella metà campo avversaria con il consueto spirito di sacrificio. Cresce partita dopo partita l’intesa con Anastasi: l’ariete gli permette di attaccare lo spazio anche meglio del vecchio partner Pozzebon. Salta l’uomo con facilità come gli chiede il mister ma i problemi sorgono in fase conclusiva dove o manca l’appuntamento con l’ultimo passaggio o peggio sciupa palle gol clamorose come quella innescata in contropiede da Da Silva che avrebbe potuto chiudere in anticipo il match. Il ragazzo però ha un gran carattere e nel finale si riscatta prima apparecchiando magistralmente per Capua (assist vanificato dall’errore incredibile dell’ex Aversa) quindi tira fuori il gol del 3-1 al 90’ da una palla apparentemente persa e tramutata in oro da un’invenzione.
ANASTASI 7 Non solo efficace, adesso Valerio è anche una delizio per gli occhi della Sud: che spettacolo il colpo di tacco che inaugura le marcature al “Franco Scoglio”. Dominatore delle palle alte, fa salire la squadra, assiste e favorisce gli inserimenti di Foresta, Da Silva e Milinkovic. Essenziale.
Paologiorgio Vinci