Politica
Assistenza domiciliare a rischio, Sos di Gioveni
Lavoratori senza stipendio da cinque mesi, l'esponente dei Centristi chiede spiegazioni all'Amministrazione comunale
- 21/03/2017redazione
L'assistenza domiciliare agli anziani è a rischio e tante famiglie rischiano di vedersi private dell'importante servizio. Sos del consigliere comunale Libero Gioveni, che accende i riflettori sulla delicata situazione dei lavoratori del Consorzio “Solco”, che gestisce il servizio dal 7 maggio 2015 e racchiude le cooperative “Sviluppo solidale” e “Obiettivo Salute e Lavoro”, per un totale di circa 25 unità operanti.
Nonostante il servizio sia finanziato con i fondi della Legge 328, questi lavoratori non percepiscono lo stipendio da almeno 5 mesi. L’esponente dei Centristi per la Sicilia, scrive all’Amministrazione comunale: ”Questo personale, che svolge un servizio agli anziani ad ampio raggio (dalla semplice assistenza alla ben più impegnativa igiene personale), da ben 5 mesi non percepisce lo stipendio. L’ultima retribuzione, incassata di recente, è riferita allo stipendio del mese di settembre 2016.
Tale condizione deficitaria, come spesso accade quando in ballo ci sono dei servizi così delicati e indispensabili rivolti alle categorie svantaggiate, non sta comportando finora alcun pregiudizio al servizio, proprio perché i dipendenti del Consorzio hanno dimostrato e continuano a dimostrare quel grande senso di responsabilità che li ha sempre contraddistinti e che è proprio di chi è chiamato a svolgere un compito così delicato verso chi è più debole. E’ pur vero, però, che questo personale non riesce più a sostenere una situazione certamente incresciosa per la quale, tra l’altro, non si riescono a comprendere chiaramente i reali motivi che l’hanno determinata”.
Nella sua nota, Gioveni intende sapere: quali siano i motivi ostativi (tecnici o finanziari) che impediscono il regolare pagamento delle retribuzioni ai lavoratori del Consorzio “Solco” e quali iniziative intendano prendere per regolarizzare tutte le spettanze arretrate e per impedire che quanto finora accaduto non abbia più a ripetersi, nell’esclusivo interesse del mantenimento del prezioso servizio di assistenza domiciliare agli anziani.